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Le previsioni per la produzione italiana 2015/16

Mandarini e mandarino-simili: una categoria che non perde interesse da parte del mercato

Per la campagna 2015/16 si qualifica come interessante la produzione italiana attesa di mandarini e mandarino-simili, una categoria sempre oggetto di attenzione da parte del mercato poiché presenta aspetti importanti legati alla sbucciabilità (easy to peel), assenza di semi (seedless) e caratteristiche organolettiche gradite dal consumatore, soprattutto quello di giovane età. Così anticipa a FreshPlaza Vito Vitelli, agronomo e direttore tecnico del Consorzio Vivaisti Lucani-COVIL.

"Negli ultimi anni l'Italia, in particolare il Meridione, ha intrapreso un processo di svecchiamento del segmento produttivo agrumicolo, seppure con mille difficoltà e molto lentamente, introducendo nuove cultivar e/o selezioni che consentissero di ampliare il calendario dell'offerta, sia nel periodo precoce (settembre-ottobre) sia nel tardivo (febbraio-aprile), e incrementare la gamma delle tipologie rispetto al clementine comune, con maturazione novembre-gennaio, che ancora predomina nelle aree classiche di produzione: Rosarno, Gioia Tauro, Corigliano, Sibari, Rossano, Metaponto, arco Ionico Tarantino".


Frutti di "Corsica 2".

Le varietà più popolari risultano essere: il Clementine comune; tra le precoci clementine "Clemenruby" di origine spagnola (che matura per fine settembre), clementine Spinoso V.C.R. italiano (con maturazione per metà ottobre), clementine italiano Corsica 2 e SRA 89 (maturazione fine ottobre-metà novembre); tra le tardive clementine Nour (inizio gennaio), clementine Hernandina (metà gennaio), clementine "Tardivo clone Catania"; tra i mandarino-simili l'ibrido triploide Mandalate, di origine italiana (che matura a febbraio-marzo), e le new entry, come il mandarino ibrido Tango, di origine californiana (che si raccoglie a febbraio), e il mandarino Orri di origine israeliana. "La loro diffusione - spiega Vitelli - è legata alle ottime caratteristiche organolettiche, assenza di semi e rese interessanti".

Anche grazie all'ottimo andamento climatico - a fine estate si è registrata una buona escursione termica - si assiste a un'ultima e rigogliosa emissione di nuovi germogli e a un progressivo e graduale ingrossamento del frutticino.

Come per alcune arance, l'alternanza produttiva è un fenomeno legato prevalentemente a una mancata rigenerazione delle formazioni fruttifere soprattutto durante le annate di grosso carico, ed è particolarmente legato alle cultivar a maturazione tardiva. Secondo l'agronomo, con adeguate tecniche di produzione, basate su una corretta gestione della chioma, della nutrizione e degli apporti idrici il fenomeno può essere sensibilmente contenuto.


Piante dell'ibrido triploide "Mandalate".

"Se convenga ancora investire in questo segmento? Certamente! Occorre puntare a un miglioramento della qualità dell'offerta. Attraverso un incremento delle rese e l'ottimizzazione delle operazioni colturali. Per essere competitivi è necessario, inoltre, abbattere i costi unitari (euro/kg) di produzione".

Naturalmente la necessità di incrementare il calendario e diversificare la tipologia ha stimolato la ricerca di nuove cultivar o nuove selezioni genetiche. "Alcuni gruppi vivaistici come il COVIL - conclude Vitelli - oltre ad aver sostenuto investimenti per assecondare le nuove richieste, con piante garantite dal punto di vista varietale e fitosanitario, in termini di nuove varietà e portinnesti, si sono anche dotati di consulenti e specialisti capaci di fornire il supporto tecnico necessario alle aziende per l'avvio dello startup e per massimizzare i risultati economici degli impianti".

E' notizia di ieri, 10 settembre, che studi del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) hanno condotto alla creazione di nuove varietà di arance e di nuovi ibridi di mandarini precoci e tardivi, che estendono il calendario di maturazione, i mesi cioè in cui sono maturi naturalmente. Alcuni ibridi di mandarino sono di colore rosso; si tratta dei primi esempi al mondo (vedi news).



Situazione attuale del mercato
"Da pochi giorni sono iniziate le prime commercializzazioni di mandarini dell'Uruguay, ma parliamo di quantitativi bassissimi, dell'ordine di una pedana in una settimana. Si tratta di referenze che in questo periodo sono poco richieste. Stesso discorso vale per le clementine, ma cambia la provenienza: Argentina". Così dichiara Andrea Saturnini, operatore del mercato all'ingrosso di Verona.

"I prezzi si aggirano su 1,70 euro/kg. I volumi di commercializzazione, ribadisco, sono davvero bassi e quest'anno si procede ancora più in sordina rispetto allo stesso periodo degli anni passati. Per il prodotto italiano si dovrà aspettare ancora molto: fine ottobre per le clementine, dicembre per i mandarini".

Autori: Maria Luigia Brusco e Andrea Minghelli
Copyright: www.freshplaza.it
Data di pubblicazione: