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Ma sara' vero che i giovani tornano all'agricoltura?

Quante sono in Italia le partite IVA aperte da giovani (cioè da coloro che hanno meno di 35 anni) nel settore agricolo? Se lo è chiesto il sito wired.it, che ha pubblicato i dati del Dipartimento delle Finanze.

Ne risulta che le nuove attività agricole sono diminuite negli anni della crisi, cioè dal 2009 a oggi, passando dalle oltre 52mila del 2009 alle 45.993 del 2014. Inoltre, sulle 45.993 nuove partite IVA del 2014, solo 1 su 5 è stata aperta da un under-35. Le nuove attività inerenti agricoltura e silvicoltura vengono infatti avviate in maggioranza da chi ha più di 35 anni, in moltissimi casi anche oltre i 50 anni.

La tendenza alla diminuzione delle aziende agricole in Italia è stata del resto fotografata anche dagli ultimi dati Istat, relativi all'anno 2013 (cfr. FreshPlaza del 04/09/2015).

"Qualcosa però in questi primi mesi del 2015 pare si stia muovendo - scrive wired.it - con un +104% registrato a maggio 2015, rispetto a maggio 2014, che rappresenta un +55% rispetto ad aprile 2015".

In media infatti, dal 2011 a oggi nel periodo gennaio-maggio le nuove partite IVA agricole sono state circa 4-5mila ogni mese, mentre a maggio 2015 è stata superata quota 9.400 nuove attività. Anche i dati di giugno mostrano un aumento del 50% sullo stesso mese dell'anno precedente.

Qualcosa sta cambiando dunque?
Numerose iniziative sono state recentemente avviate per sostenere l'insediamento dei giovani in agricoltura – dai decreti Terrevive e #campolibero, fino alle agevolazioni a supporto delle nuove generazioni, tra cui i fondi Ismea e CreditAgriItalia.

Quest'ultimo mette a disposizione ogni anno 100 milioni di euro per finanziare giovani progetti imprenditoriali nell'acquisto di terreni da destinare all'agricoltura, mentre sono sempre più numerosi i bandi Ismea - dai contributi per la formazione alle agevolazioni rivolte a chi vuole investire in agricoltura - che hanno lo scopo di incentivare l'imprenditorialità giovanile.

In ogni caso, molto sta alla forza di volontà e alla tenacia del singolo imprenditore, visto che le procedure burocratiche che gravano sulle imprese agricole non sono cosa da poco. Per non parlare dei costi.

In Francia, invece, il censimento delle servitù militari sui terreni demaniali nel Massiccio Centrale ha permesso a molti giovani di ottenere terre coltivabili stipulando contratti di comodato (cioè in prestito d'uso gratuito) per una durata di trent'anni.