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Drosophila suzukii: adesso anche la vite e' nel mirino!

Dal 2013 sono gradualmente aumentati i danni da Drosophila suzukii su vite.

Questa mosca parassita non gradisce l'uva, ma può trovare condizioni favorevoli in caso di marciume sugli acini sani. Il marciume acido è infatti la malattia provocata da batteri e lieviti presenti sulla buccia che attaccano gli acini lesionati e fermentano il mosto, che può fuoriuscire dall'acino sviluppare un forte odore di aceto, attrattivo per l'insetto.

Inoltre, proprio in corrispondenza della maturazione e della vendemmia, anche l'uva da vino, pur non essendo un ospite preferito, viene sfruttata per le ultime ovodeposizioni di fine stagione. Per questa ragione, anche la vite è soggetta a una forte pressione da parte di D. suzukii che sta trasformandosi in una situazione di emergenza, soprattutto per i vigneti di uve nere. Proprio in questi giorni, alcuni viticoltori campani della Valle Telesina hanno lanciato l'allarme.

L'aspetto più preoccupante di questo insetto è infatti la sua elevata polifagia: attacca i frutti di molte specie [Prunus spp. (ciliegio, albicocco, prugna, pesco, nettarine, susina), piccoli frutti (mirtillo, lampone, fragole, ecc.), Actinidia arguta, kaki, fico, uva da tavola e da vino], che sono tutte economicamente importanti. Le uova vengono deposte nei frutti preferibilmente maturi, durante le giornate calde da aprile a novembre. Il periodo di ovodeposizone per ogni femmina dura da 10 giorni a 2 mesi. L'uva non rappresenta l'ospite preferito, ma a fine estate, non avendo molte alternative, D. suzukii si sposta anche su vite (varietà tardive) e predilige le uve scure con epicarpo sottile.

Ad oggi non ci sono insetticidi specifici autorizzati sulla vite, per cui è necessario adottare strategie di lotta alternative, mirate a minimizzare il danno attraverso l'impiego di trappole (bottiglie contenenti soluzioni di acqua, zucchero, aceto di mele) e corrette pratiche agronomiche (arieggiare i grappoli, in caso di diradamento del carico produttivo non lasciare l'uva sotto i filari, impiego di prodotti rameici per rinforzare la buccia degli acini, ecc.).