Paesi Bassi: la grandine colpisce su larga scala i frutticoltori proprio prima della raccolta
Secondo Gert Jan van Dijk, dell'agenzia di assicurazione OFH, le principali richieste arrivano dai produttori di mele e pere. "A ridosso della raccolta, la rabbia è tanta. Le aree colpite segnalano danneggiamenti da lievi a gravi; in quest'ultimo caso i frutti non saranno commercializzabili".
"Ci vorrà qualche giorno per un quadro più preciso della situazione - ha continuato van Dijk - Solo allora cominceremo le nostre valutazioni. I danni da grandine sono subito visibili se colpiscono la polpa del frutto, ma solo dopo qualche giorno appaiono altri sintomi come l'imbrunimento".
Appezzamento colpito in Zelanda.
Dopo la tromba d'aria della scorsa settimana, Adri Witlox dell'agenzia di assicurazioni Interpolis ha dichiarato di aver ricevuto molte segnalazioni. "Tra sabato e domenica abbiamo avuto richieste dalle zone di Veghel e Uden. Ora a essere colpita è anche l'area di Bommelerwaard". Anche in questo caso, nessuna indicazione precisa sulla stima dei danni, ma migliaia le serre colpite.
Chicchi di grandine grandi come uova.
"I danni variano da appezzamento ad appezzamento - ha raccontato il frutticoltore Marc André de la Porte, nonché presidente per l'area dei Paesi Bassi centrali della NFO (Organizzazione dei frutticoltori olandesi) - C'è chi non ha riportato alcun problema e chi invece ha perso tutto".
De la Porte ha sottolineato in particolare la violenza dell'evento climatico. "Ogni anno i produttori fanno i conti con la grandine, ma è raro che colpisca un'area così vasta. Ciò si traduce complessivamente in un danno enorme". Oltre a Zelanda e Brabante occidentale, risulta colpito il territorio tra i fiumi Mosa e Waal e la regione di Zaltbommel e Haaften.
A confermare la situazione è Jack van Wijk della Veiling Zaltbommel: "Nella nostra regione è il caos. I nostri produttori di fragole e peperoni in serra riportano danni alle strutture; riceviamo segnalazioni anche da chi coltiva mele e pere".
Il frutticoltore Rinus van 't Westeinde è sembrato più ottimista: "A un primo monitoraggio, nei meleti di Jonagold ho riscontrato solo qualche frutto danneggiato. Aspettiamo però per una valutazione definitiva dei danni".
A rimanere cauto è anche il produttore Martijn Slabbekoorn. "E' ancora presto per valutare la situazione. A una prima occhiata il danno sembrerebbe minimo, ma bisognerà monitorare gli appezzamenti per non avere brutte sorprese. Nella sfortuna siamo stati però fortunati: se al posto di grossi chicchi di grandine ne fossero caduti piccoli e ad alta densità, praticamente ogni frutto sarebbe stato colpito".
Non solo Benelux
L'agenzia di assicurazioni europea Vereinigte Hagel ha rivelato che finora sono 21 le segnalazioni da parte di produttori di mele e pere. "Al più presto - ha detto Jan Schreuder - provvederemo con le valutazioni del caso. I danni variano da area ad area, ma in alcuni casi sono piuttosto gravi". Inoltre, le forti piogge - 100 mm in 24 ore - hanno causato molti problemi ai coltivatori di ortaggi in pieno campo e agli allevatori.
E la grandine non ha colpito solo il Benelux. "Quest'anno anche Germania orientale, Polonia e Nord Italia sono stati nel mirino".
Autori: Arnaud-Jan de Braal, Arlette Sijmonsma e Izak Heijboer
Copyright: www.agf.nl