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La cooperativa Ortosestu lancia il brand Sardo Come Lo Vorresti ®

"Commercializzando prevalentemente verdure a foglia, il nostro mercato è quello locale, inteso come territorio regionale della Sardegna. In più, il fatto di vivere su un'isola, in un mercato tutto sommato protetto, non ha mai invogliato adeguate politiche di marketing che valorizzassero e rendessero riconoscibile il prodotto a foglia, così come avvenuto in altre regioni o comparti della stessa Sardegna". Così Gianni Picci, responsabile ricerca, innovazione e sviluppo presso la cooperativa sarda Ortosestu presenta a FreshPlaza una nuova iniziativa di branding.

Si tratta della realizzazione di un nuovo marchio per una linea di prodotti confezionato, destinato prevalentemente al mercato regionale: SARDO COME LO VORRESTI ®.



"In un momento di difficoltà come questo, con la globalizzazione in atto e le merci che arrivano da ogni parte del mondo, è indispensabile che il prodotto sia riconoscibile. Lo chiede anche il consumatore, il quale spesso pensa di acquistare prodotto locale sardo, quando invece è originario di altre nazioni. Basti pensare alla lattuga Iceberg, il cui mercato locale, grazie al trattamento di raffreddamento vacuum cooling è nelle mani dei produttori spagnoli".

La differenziazione del prodotto attraverso il marchio "Sardo Come Lo Vorresti ®", unito a una buona qualità, nella quale la freschezza è un elemento fondamentale, sono elementi facilmente apprezzabili per il consumatore locale.



Nella nuova linea vengono inseriti tutti i prodotti confezionati in vassoio termo-estensibile, in busta flowpack e in vaschetta.



"Nella gamma dei prodotti offerti - spiega Picci - sono incluse oltre 20 referenze, con prevalenza delle verdure a foglia che, insieme a sedano e finocchio, rappresentano i prodotti principali. Gli ettari coltivati annualmente sono circa 200, per un volume di circa 5.000 tonnellate annue".



A partire dal 2015 è iniziata la commercializzazione del pomodoro da mensa e del carciofo. Per il pomodoro vengono coltivate le tipologie ciliegino, piccadilly, rosso a grappolo e tipo camone, mentre per il carciofo le tipologie Tema e Spinoso (per il quale è in itinere il conseguimento della denominazione "Spinoso di Sardegna DOP").



La commercializzazione di molti prodotti avviene durante tutto l'anno, grazie al fatto che una parte della produzione viene coltivata in serra.



Il mercato di riferimento del nuovo marchio è per ora, come detto, quello regionale, con GDO, grossisti e dettaglianti come canali commerciali principali, nell'ordine. Inoltre, la cooperativa Ortosestu è presente con due box commerciali, uno tradizionale e uno innovativo, presso la struttura all'ingrosso del Mercato Agroalimentare della Sardegna.

A partire dalla fine del 2015/inizi del 2016, verrà avviata la commercializzazione del pomodoro e del carciofo anche nei mercati del Nord Italia. L'azienda è certificata ISO 9001 con un sistema di rintracciabilità che può essere considerato il punto centrale dell'organizzazione; entro fine anno verrà certificata secondo la norma ISO 22005.

Sistema di mappatura all'avanguardia
Come illustra Gianni Picci: "Il sistema di rintracciabilità non soltanto soddisfa gli obblighi di legge, ma consente anche di gestire l'intera filiera (dalla programmazione colturale alla vendita) in modo razionale ed efficiente. Innovativa è la parte della rintracciabilità che riguarda i lotti di coltivazione".

Il sistema parte dalla mappatura territoriale dei lotti di coltivazione che, in alcuni casi, possono essere estesi su poche centinaia di metri. La mappatura avviene con sistema GPS tramite drone o altre apparecchiature di rilevazione di posizione. Grazie a un algoritmo particolarmente complesso, il software è in grado di elaborare i dati con estrema precisione, con variazioni di pochi centimetri.



A ogni lotto di coltivazione viene assegnato un codice e i rilievi GPS vengono sovrapposti alle mappe territoriali (Georeferenziazione - Google Earth). Con apposite funzioni è possibile effettuare la sovrapposizione dei dati catastali sulle mappe georeferenziate e ottenere così tutti i dati catastali e le superfici per ogni singolo lotto di coltivazione.

I dati iniziali vengono caricati in un database e vengono successivamente arricchiti con nuove informazioni, come immagini fotografiche sullo stato di coltivazione, dati di conferimento ecc.



"Attualmente - conclude Picci - è in fase di sviluppo la parte del software che, tramite la rilevazione effettuata con appositi sensori e le immagini riprese dal drone, fornirà informazioni importantissime sullo stato delle colture e dei terreni, per un migliore supporto alle decisione agronomiche".

Contatti:
Ortosestu Società Cooperativa

SP. 4 Km. 4,400
09028 Sestu (CA) - Sardegna - Italia
Tel.: (+39) 070 2299031
Fax: (+39) 070 2298056
Gianni Picci
Responsabile Ricerca Innovazione e Sviluppo
Email: gb.picci@ortosestu.it
Web: www.ortosestu.it