"Caporalato, Martina: "A breve le norme per la confisca dei beni"
Al termine del vertice sul caporalato tenuto ieri al Mipaaf (cfr FreshPlaza del 27/08/2015), Martina ha poi riferito che l'intenzione è di fornire anche assistenza legale ai braccianti che denunciano fenomeni di caporalato, trovando risorse dedicate.
L'impegno assunto dal governo contro il caporalato è dunque di dare mandato alla Cabina di regia della Rete del lavoro agricolo (cfr FreshPlaza del 24/08/2015) di qualità di redigere un piano di azione organico nel giro di due settimane. Martina ha messo in evidenza la novità del metodo: "Passare dall'individuazione di alcuni temi a una vera e propria strategia complessiva, adattando il metodo di controllo, passo dopo passo, agli effetti delle misure adottate". Il fenomeno del caporalato, ha fatto notare Martina, è molto "delicato e con radici antiche" e per questo serve un piano di azione ragionato, per "non fermarsi all'emergenza, ma rendere strutturale l'azione di contrasto: siamo impegnati a superare in modo definitivo situazioni di illegalità che arrivano da lontano".
"Non bisogna però generalizzare la situazione e dipingere tutto in negativo - ha quindi concluso Martina - la stragrande maggioranza delle imprese agricole opera nelle regole e noi andremo avanti rafforzando i controlli. Un'azione che deve essere quotidiana a tutela della dignità, dei diritti e della sicurezza dei lavoratori".
"Vogliamo stroncare il caporalato – ha commentato a sua volta il Ministro Giuliano Poletti - lavorando su tutti gli aspetti dell'illegalità. Abbiamo già sviluppato un'azione di contrasto, la rafforzeremo e la metteremo in pratica assieme ad altre questioni da affrontare anche con il Ministero degli Interni per quanto riguarda l'immigrazione e con il Ministero della Giustizia per la confisca dei beni".
"Bisogna dare una risposta culturale al fenomeno – ha proseguito il Ministro del Lavoro - tenendo conto non solo del danno alle persone, ma anche al sistema imprenditoriale. Il piano è complesso e non di breve periodo, laddove ci saranno oneri bisognerà trovare nella legge di stabilità le risorse per fronteggiare la situazione".
Confagricoltura: "Massima collaborazione nell'interesse del mondo agricolo"
"Il lavoro sommerso e il caporalato - ha detto il presidente Guidi intervenendo alla riunione al Mipaaf - sono un problema, oltre che per lo Stato e i lavoratori dipendenti, anche per le imprese agricole in regola, che adempiono puntualmente agli obblighi burocratici ed economici connessi ai rapporti di lavoro".
"La Rete del lavoro agricolo di qualità – ha aggiunto Guidi – va nella direzione giusta, perché consente di selezionare le aziende virtuose. Le nostre imprese vi aderiranno certamente. Ma ha bisogno di una fase sperimentale, in cui mettere a punto i parametri, soprattutto quelli economici, prima di diventare pienamente operativa".
In materia di vigilanza, l'Organizzazione degli imprenditori agricoli non si sottrae all'introduzione di nuove sanzioni, oltre a quelle esistenti, ma auspica soprattutto una migliore attività di intelligence da parte degli Organi preposti nella selezione delle aziende da ispezionare, possibilmente distinguendo le violazioni più gravi dalle irregolarità formali. E introducendo elementi di premialità per le aziende più virtuose.
Coldiretti: in Puglia sottopagata la raccolta del pomodoro
"Un chilo di pomodori raccolto in Puglia è sottopagato: meno di 8 centesimi il chilo non coprono i costi di produzione e raccolta ma alimentano una catena dello sfruttamento che occorre spezzare". E' quanto ha denunciato al vertice il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sottolineando che la situazione non è molto diversa se si parla di arance o di uva.
"Occorre combattere senza tregua il becero sfruttamento che - ha sottolineato Moncalvo - colpisce spesso la componente più debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli. E su questo sta lavorando l'Osservatorio sulla criminalità nell'agroalimentare guidato da Giancarlo Caselli che la Coldiretti ha promosso e sostenuto".
Cisl: estendere responsabilità penali, sì alla confisca
"Contro il caporalato - ha chiesto il segretario confederale Cisl e Commissario Nazionale Fai-Cisl, Luigi Sbarra - il Governo deve mettere in campo norme e misure d'urgenza che assegnino funzioni nazionali e territoriali alla Cabina di regia istituita presso l'Inps ed estendano le responsabilità penali e il ricorso alla confisca per le realtà che lucrano su questo tipo di sfruttamento. Vanno poi rafforzati i meccanismi di premialità, con decontribuzioni per le imprese che aderiscono alla Rete del lavoro di qualità e revocato qualunque sostegno pubblico per chi non rispetta le regole".
Sbarra ha anche chiesto "l'istituzione di uno specifico tavolo interministeriale strutturato e permanente partecipato dalle parti sociali agricole, per monitorare costantemente sviluppi del lavoro avviato ed elaborare strategie di medio periodo che vadano oltre la logica dell'emergenza".