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Francia: buono l'avvio per la stagione melicola

Grazie al clima soleggiato e all'assenza di patologie, il raccolto 2015 delle mele francesi dovrebbe essere buono. Secondo le statistiche di AgriMer (l'ente francese di riferimento per l'agricoltura), i volumi sono aumentati dell'8% rispetto al 2014, il 2% in più rispetto alla media degli ultimi 5 anni. I volumi totali dovrebbero raggiungere 1,6 milioni di tonnellate.

L'ultima conferenza internazionale Prognosfruit (cfr. FreshPlaza del 24/08/2015) ha annunciato che la Francia ha visto un incremento del 10% sulla produzione di mele, anche se molti rimangono scettici riguardo i numeri, dato che competitor diretti come l'Italia stanno vivendo un momento di flessione.

In Aquitania e in Midi-Pirenei, ovvero le principali regioni produttrici, il raccolto è risultato in anticipo di due settimane (anche nella Valle del Reno e in Provenza, dove i raccolti di varietà precoci come la Gala sono già conclusi). I raccolti nei frutteti nelle zone centrali, Loira e Limosino, inizieranno nei prossimi giorni.

La notizia più confortante riguarda il fatto che la diminuzione degli areali coltivati sembra essere terminata e anzi nel 2015 si è addirittura visto un incremento del 2%.

Metà delle mele prodotte in Francia sono esportate e il settore si dice ottimista riguardo a molti fattori, quest'anno: gli Stati Uniti stanno sperimentando un calo di produzione del 5% e il tasso di cambio Euro-Dollaro è favorevole per gli Europei. Il presidente della ANPP (Associazione nazionale francese mele e pere), Daniel Sauvaitre, ha commentato dicendo che "quest'anno la Germania potrebbe importare un po' di più a causa di un calo produttivo; ma comunque dovremmo concentrarci sui paesi emergenti".

Dato l'embargo russo, i paesi potenzialmente interessanti per il potenziamento delle esportazioni sono Est Europa, India, Medio Oriente e Africa. "Il mercato algerino è in crescita del 10%", ha aggiunto Vincent Guérin, Responsabile del Dipartimento economico all'ANPP.

I produttori di mele francesi, una volta leader mondiali, occupano ora il sesto posto in classifica, superati da Polonia (3,75 milioni di tonnellate) e Italia (2,45 milioni di tonnellate).
Data di pubblicazione: