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La cicoria: l'amarognolo che fa bene alla salute

La cicoria selvatica viene definita come una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. L'altezza massima della cicoria comune può superare il metro e raggiungere il metro e mezzo.

Le radici di cicoria, che ne rappresentano la parte più utilizzata a scopo medicinale, contengono sia sostanze zuccherine sia sostanze amare, oltre ad alcuni derivati dell'acido caffeico. Per quanto riguarda i sali minerali, la cicoria contiene potassio, calcio e ferro. Il sapore amaro della cicoria è dovuto alla presenza di acido cicorico.

Per quanto riguarda le vitamine, la cicoria contiene vitamina C, vitamina B, e le vitamine P e K. Come nel caso di altre erbe amare utilizzate per il consumo alimentare, proprio per via del suo sapore ben distinto e delle sostanze in essa contenute, le vengono attribuite proprietà depurative e disintossicanti, con particolare riferimento alle radici, che sarebbero in grado di stimolare l'attività del fegato e dei reni.

Inoltre, alla cicoria vengono attribuite proprietà digestive, con particolare riferimento alla sua capacità di stimolare la produzione della bile. Essa viene considerata anche una purga naturale, per via dei suoi effetti lassativi. E' inoltre un diuretico naturale.

La cicoria avrebbe inoltre la capacità di regolare il battito cardiaco, di ridurre alcuni tipi di infiammazioni e di controllare la glicemia. Dalla cicoria vengono ricavati degli estratti erboristici considerati utili in caso di meteorismo, stitichezza e colon irritabile. Dalle foglie fresche di cicoria viene ottenuto un succo dalle proprietà digestive. Dalle foglie di cicoria lasciate macerare viene invece ricavato un decotto naturale contro la stitichezza cronica.

Le popolazioni antiche utilizzavano la cicoria per curare il fegato e contro i bruciori di stomaco. La cicoria è controindicata in caso di gastrite o di ulcera peptica: la generosa presenza di inulina la rende sconsigliata in caso di fermentazioni intestinali abbondanti.

Assunta ad alte dosi e per periodi prolungati, la cicoria potrebbe avere come effetto collaterale la riduzione dell'assorbimento di alcuni farmaci in particolare quelli beta-bloccanti che vengono utilizzati per abbassare la pressione sanguigna e regolano la frequenza cardiaca.
Data di pubblicazione: