FreshPlaza ha intervistato Claudio Scandella, category manager per l'esotico-etnico di Spreafico e presente in questi giorni proprio alla fiera Expoalimentaria di Lima, per raccontarci tutti i dettagli di questa storia di successo. "Nel corso degli anni, grazie all'appoggio da parte dei nostri clienti distributori, siamo arrivati a gestire volumi molto elevati", racconta Scandella. Le spedizioni dal Perù avvengono per via aerea, con cadenza giornaliera dal lunedì al venerdì. "Parliamo di quantitativi che, a seconda dei momenti commerciali, oscillano dalle 10 alle 15 tonnellate a settimana. Il prodotto trattato è esclusivamente l'asparago verde, più delicato di quello bianco e per il quale il trasporto via nave non risulta fattibile".
Il controllo della catena del freddo è essenziale nella riuscita di questo commercio: "I nostri partner fornitori - spiega il manager - prendono ogni dovuta accortezza per garantire il mantenimento del prodotto a bassa temperatura. Noi, una volta sbarcato, lo stocchiamo in apposite celle a 1°C. Ma l'imprevisto è all'ordine del giorno. Per questo siamo attrezzati anche con rilevatori di temperatura per monitorare a quali sbalzi il carico possa essere stato eventualmente esposto durante il tragitto. Inoltre, testiamo continuamente ogni nuova soluzione che consenta di garantire la catena del freddo. Del resto, gli asparagi verdi hanno una shelf life di soli 2-3 giorni".
Il prodotto, che risponde ai requisiti della certificazione GlobalGAP e a tutti gli standard europei, viene imballato prevalentemente in confezioni da 8 mazzi da 420 grammi, tranne nei momenti stagionali di picco della domanda (a dicembre, per esempio), quando va per la maggiore l'imballo da 11 mazzi da 450 grammi.
Il prodotto peruviano si distingue dagli asparagi coltivati in Europa, in quanto è tutto verde e commestibile. La stagione comincia nelle zone di produzione del Sud del Perù e poi prosegue in quelle del Nord; nonostante la variabilità climatica cui il paese è soggetto, la grande diversificazione degli areali e l'esperienza consolidata dei coltivatori locali costituisce garanzia di continuità.
Per ciò che riguarda i prezzi, il manager sottolinea che a fare il mercato è la domanda di Stati Uniti e Giappone: "Sono i più grandi acquirenti di asparagi peruviani e quando la domanda è forte, i prezzi del prodotto aumentano anche per il mercato europeo".
"Importiamo asparagi verdi - conclude Scandella - per 40 settimane l'anno, da metà maggio a febbraio/marzo. In termini di volumi, siamo di gran lunga il primo importatore in Italia. Riforniamo i clienti nazionali ed esportiamo anche in Francia, Spagna e Paesi Bassi. I nostri fornitori peruviani sono in grado di spedire asparagi di qualsiasi calibro. Quelli di taglia maggiore sono molto richiesti in Italia, un mercato che consuma asparagi tutto l'anno".
Oltre agli asparagi, Spreafico importa dal Perù anche avocado, mango, uva Red Globe, zenzero ed è interessata a breve ad avviare acquisti di cereali come amaranto e quinoa.
Contatti:Claudio Scandella
Category Manager esotico-etnico
SPREAFICO FRANCESCO & F.LLI SPA
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