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I Russi mangiano troppe patate ma poca ortofrutta

Secondo i dati del Rospotrebnadzor, l'ente di supervisione russo preposto al controllo dei diritti dei consumatori, i Russi consumano troppe patate, mentre mangiano poca ortofrutta e prodotti lattiero-caseari.

A riferirlo alla testata "Rossiyskaya Gazeta" è stata Anna Popova, direttore dell'ente, che ha rilevato tendenze in evoluzione con il tempo. "Nel nostro menu quotidiano - ha detto Popova - come sempre sono in eccesso le patate, i prodotti da forno e lo zucchero. Invece consumiamo poca ortofrutta: meno del 13% rispetto alla norma per gli ortaggi, flessione del 32% per la frutta". La situazione creatasi è dovuta sia alle tradizioni gastronomiche, sia alle condizioni climatiche della Russia.
 
Nel 2015 il paniere minimo è cresciuto del 15%
In base ai dati pubblicati dalRosstat, l'Istituto nazionale delle statistiche della Federazione Russa, alla fine di maggio 2015, in Russia, il paniere minimo dei prodotti alimentari è arrivato a 3.824 rubli (64 euro), l'1% in più rispetto al mese precedente, mentre dall'inizio dell'anno si è registrata una crescita del 15,2%. Del paniere classico fanno parte oltre dieci prodotti alimentari ritenuti indispensabili dalla autorità federali, tra cui legumi, patate, ortaggi e frutta.

Oltre la metà dei Russi risparmia sul cibo
Una recente indagine realizzata nel secondo trimestre 2015 ha rivelato che oltre il 63% dei Russi ha cominciato a spendere meno sul cibo. Per quanto riguarda l'acquisto di prodotti alimentari, un terzo degli intervistati vira sulle offerte a buon mercato, il 30% spende meno riducendo i volumi o addirittura rinuncia a determinate referenze che prima venivano acquistate abitualmente, mentre il 13% visita più raramente i supermercati.

Rispetto all'annata precedente la metà degli intervistati ha dichiarato di essere più attenta agli acquisti di prodotti alimentari. Solo l'8% non vuole ridurre il consumo di cibo. Nella lista dei prodotti soggetti al risparmio dominano carne rossa e pollo (29%), formaggi e salumi (23%), pesce e prodotti di mare (21%), frutta (19%) e prodotti da forno (17%). Uno su dieci ha peraltro confermato di aver cominciato a consumare meno succhi di frutta, acqua e bevande gassate (11%) e ortaggi (10%).

Elaborazione FreshPlaza su fonte ICE MOSCA