Confagricoltura commenta la nuova legge sull'agricoltura sociale
Le principali novità:
- Viene introdotta la definizione di agricoltura sociale. In questo ambito rientrano le attività che prevedono:
a) l'inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e lavoratori svantaggiati, persone svantaggiate e minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
b) prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali attraverso l'uso di risorse materiali e immateriali dell'agricoltura;
c) prestazioni e servizi terapeutici anche attraverso l'ausilio di animali e la coltivazione delle piante;
d) iniziative di educazione ambientale e alimentare, salvaguardia della biodiversità animale, anche attraverso l'organizzazione di fattorie sociali e didattiche;
- le Regioni, nell'ambito dei Piani di Sviluppo Rurale, possano promuovere specifici programmi per la multifunzionalità delle imprese agricole, con particolare riguardo alle pratiche di progettazione integrata territoriale e allo sviluppo dell'agricoltura sociale;
- le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e ospedaliere possono inserire come criteri di priorità per l'assegnazione delle gare di fornitura la provenienza dei prodotti agroalimentari da operatori di agricoltura sociale;
- i Comuni prevedono specifiche misure di valorizzazione dei prodotti provenienti dall'agricoltura sociale nel commercio su aree pubbliche;
- gli enti pubblici territoriali prevedono criteri di priorità per favorire lo sviluppo delle attività di agricoltura sociale nell'ambito delle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli;
- gli enti pubblici territoriali possono dare in concessione, a titolo gratuito, anche agli operatori dell'agricoltura sociale i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;
- viene istituito l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, nominato con decreto del Mipaaf. E' chiamato a definire le linee guida in materia di agricoltura sociale e assume funzioni di monitoraggio, iniziativa finalizzata al coordinamento delle iniziative a fini di coordinamento con le politiche rurali e comunicazione.
"L'agricoltura sociale – aggiunge il presidente di Confagricoltura – è un aspetto importante della multifunzionalità delle imprese agricole, finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo. Con la nuova legge si potranno concretizzare modelli innovativi di welfare nei territori rurali e nelle aree periurbane".
Sono molte le novità contenute nel provvedimento – spiega Marco Berardo Di Stefano, dirigente di Confagricoltura e presidente della Rete delle Fattorie sociali - In base alla nuova legge sono considerate 'agricoltura sociale' tutte quelle attività esercitate dagli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, dirette a favorire l'inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati; offrire prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali (tra cui agriasilo, agrinido e accoglienza e soggiorno di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica)".