Turchia: ciliegie duramente colpite dalla crisi in Russia e dal maltempo
Coltivate nei climi più freschi della catena montuosa del Tauro, queste ciliegie tardive di alta qualità l'anno scorso erano state vendute all'estero prevalentemente a 5€/kg, ma a causa della mancanza di domanda di quest'anno, i frutti sono stati lasciati sugli alberi.
L'assessore all'agricoltura del distretto di Hadim, Erol Iscan, ha dichiarato in un comunicato all'Agenzia Anadolu che la produzione di ciliegie di Konya è al primo posto in Turchia. Iscan ha dichiarato che le ciliegie Ziraat-900 destinate all'export rappresentano il 90% della produzione di Hadim. Le ciliegie vengono esportate in diversi Paesi, ma in particolare in Russia. Le ciliegie sono coltivate su 2.000 ettari nella regione.
Le piogge hanno influito negativamente sulla qualità delle ciliegie
Le precipitazioni di quest'anno hanno provocato una riduzione della qualità delle ciliegie. Secondo Iscan: "Abbiamo osservato un forte calo dei prezzi nel nostro distretto, quest'anno. Il clima umido ha impattato negativamente sulla qualità delle ciliegie. Ciò ha influenzato direttamente i prezzi. Se l'anno scorso i prezzi variavano tra € 3,25 e € 5, quest'anno sono crollati a 1 euro".
Il secondo motivo è la crisi economica in Russia. I rapporti con questo Paese sono entrati in crisi, influenzando il potere d'acquisto.
Il terzo motivo è la sovrapproduzione in Grecia e Spagna. Queste ciliegie possono ancora essere trovate nei mercati in Russia e rappresentano un altro fattore per la riduzione dei prezzi.
"I nostri coltivatori di ciliegie sono in difficoltà, perché una grande parte delle esportazioni del nostro Paese erano dirette in Russia".
Il presidente dell'Associazione dei produttori di drupacee di Hadim, Ali Tan, ha sottolineato a sua volta che la coltivazione delle ciliegie è un lavoro duro. Le ciliegie destinate all'export costano € 1-1,30, per il mercato domestico invece € 0,30-0,50. Tan ha spiegato: "I nostri agricoltori non riescono ad avere profitti, a causa dei costi elevati. La maggior parte dei produttori non riesce a coprire i costi di raccolta delle ciliegie, perciò la frutta viene lasciata sugli alberi. L'anno scorso c'è stata un'eccedenza di prodotto, ma ha fruttato denaro. Quest'anno invece non ci sono profitti".