La Drosophila suzukii riduce la produzione francese di frutta
Negli ultimi anni, le ciliegie del produttore francese Emmanuel Aze hanno subito attacchi. "Inizialmente avevo pensato a una recrudescenza della mosca della ciliegia, ma gli abituali metodi di controllo non sono risultati efficaci. Poi ho sentito parlare della Drosophila suzukii e ho capito".
Per due anni Emmanuel Aze ha perso tra l'80 e il 90% della produzione di ciliegie. "Raccoglievo i frutti maturi dall'albero e li vendevo seduta stante. E' stata l'unica cosa che mi ha permesso di rimanere in affari e sopravvivere. Ora, la D. suzukii attacca il frutto in stadio di maturazione più avanzato. Sono quindi particolarmente a rischio". Le ciliegie non sono l'unico frutto aziendale ad essere stato colpito: l'anno scorso, la Drosophila ha attaccato albicocche, pesche e nettarine; alcune delle varietà sono andate distrutte all'80%.
Il Centro tecnico al servizio del settore ortofrutticolo (CTIFL) sottolinea che anche fragole, lamponi, more e mirtilli hanno subito danni significativi.
Rapida diffusione in Europa
Il principale punto di forza di questo insetto è che mangia di tutto. "E' in grado di riprodursi in molti frutti - ha dichiarato Jean-Luc Gatti, ricercatore presso l'INRA (Istituto nazionale per la ricerca agricola) - E si moltiplica rapidamente: una generazione ogni due settimane. Infine, questo dittero non ha predatori in Europa".
A questo proposito, sono stati avviati alcuni studi per valutare presenza, adattamento e incidenza di vari insetti utili nella lotta alla D. suzukii e, mentre predatori più o meno generici non hanno mostrato un'efficacia considerabile, almeno 4-5 specie di imenotteri parassitoidi sono già state individuate e testate. Tra queste, Trichopria drosophilae, un parassitoide di pupe di Drosophila già oggetto di studio da parte di diversi ricercatori italiani (cfr. FreshPlaza del 22/07/2015).
Elaborazione FreshPlaza su fonte reporterre.net