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Vendite al dettaglio: la Turchia e' il settimo mercato europeo

La Turchia, nota per aver dato vita al primo mercato coperto già 550 anni fa (il Gran Bazar), torna ora in auge con i suoi moderni centri commerciali. In questo Paese, infatti, negli ultimi 10 anni il numero dei centri commerciali si è quadruplicato, con un enorme aumento dei fatturati.

Secondo la dettagliata analisi del servizio estero del Dipartimento statunitense all'agricoltura (USDA), la Turchia risulta essere oggi il settimo più grande mercato al dettaglio in Europa (superando Grecia, Repubblica Ceca e Portogallo).

Il quadro macroeconomico
Nel 2014 l'economia turca è cresciuta del 2,9% e, nel 2015, si prevede un tasso di crescita analogo. In questo Paese, nel 2014, le importazioni alimentari sono aumentate dell'11,2 % rispetto al 2013, mentre le esportazioni alimentari sono cresciute del 6%. Prodotti come riso e frutti tropicali (banane, ananas, mango e papaia) sono d'importazione.

L'enorme crescita registrata in Turchia è dovuta anche alla presenza di una popolazione particolarmente giovane (under 30) che possiede un elevato potenziale di consumo.

La Turchia sta inoltre attraversando una fase di rapida urbanizzazione. Si è raggiunto il 75% di tasso di urbanizzazione e nelle grandi città come Istanbul, Ankara, Izmir e Bursa l'aumento della popolazione è addirittura del 10%, in media, ogni anno.

La vendita al dettaglio alimentare detiene la leadership, con il 60% dell'intero mercato del retail in Turchia.

I prodotti principali nel paniere di spesa del consumatore turco

La maggior parte dei prodotti consumati sono: pane, legumi, zucchero, generi lattiero-caseari, frutta fresca e ortaggi.

La domanda del consumatore turco è dettata dalla prossimità del punto vendita, dal prezzo e dalla qualità del prodotto. Per rispondere a tali esigenze, le principali catene di supermercati hanno quindi investito in piccoli formati di negozi con un minor numero di prodotti in assortimento, situati in zone comode e di facile accesso e disponibili a effettuare sconti.

Dal 2014, a seguito di un'ondata di aumenti, la sensibilità dei consumatori turchi verso i prezzi è cresciuta. Da allora, le grandi catene commerciali nazionali hanno cominciato a promuovere offerte su offerte. Gli operatori stranieri, spaventati dall'eccessiva concorrenza, hanno però preferito rimanerne fuori.

Un panorama in mutamento
Il settore, in questi ultimi anni, sta subendo molti cambiamenti ma risulta ancora frammentato e caratterizzato da importanti fusioni e acquisizioni. Questo spiega perché i quattro più importanti rivenditori, presi complessivamente, non superino il 20% della quota di mercato totale. In questo scenario, anche i discount registrano una discreta crescita.

I rivenditori alimentari al dettaglio, in Turchia, possono essere suddivisi in due grandi gruppi: organizzati (supermercati, discount...) e non organizzati (i cosiddetti Bakkal, ossia i bazar all'aperto).

A giugno 2015, le prime 150 catene di supermercati hanno registrato un totale di circa 20.000 punti vendita. Nonostante ciò, in Turchia trovare terreni abbastanza grandi per ospitare supermercati, è davvero difficile. E' dunque molto più facile aprire market più piccoli o di tipo discount.


Nel grafico qui sopra, le 10 catene di supermercati che hanno aperto il più elevato numero di negozi nel periodo maggio 2014-maggio 2015.

A ottobre 2014 si registravano 18.960 negozi in Turchia, di cui il 66% discount. La prima catena di Discount turca è BIM con una quota di mercato del 6,7% e 4.737 punti vendita.

Per farsi strada nel mercato turco le grandi catene stanno dunque puntando sul multiformato. Ad esempio Migros è presente in 6 differenti formati, CarrefourSA in 3 e Tesco Kipa in 5.

Secondo uno studio condotto da Nielsen, nel settore delle private label, cioè dei marchi del distributore, la Turchia è il mercato in più rapida crescita al mondo, con un giro d'affari pari a 2 miliardi di dollari.

Infine, l'e-commerce si sta profilando come un importante canale per le vendite alimentari al dettaglio: si consideri che il numero attuale di utenti Internet ha raggiunto in Turchia i 35 milioni di persone e si prevede che entro il 2019, il 60% della popolazione avrà accesso alla Rete da casa.

Rielaborazione FreshPalza su fonte: USDA Foreign Agricultural Service