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CReSO: per quest'anno conclusa la difesa contro la ticchiolatura del melo!

"Stagione non particolarmente impegnativa, ma che ha comunque richiesto un minimo di attenzione per concluderla senza infezioni – dichiara Graziano Vittone del CReSO di Manta (CN) – Sicuramente meno aggressiva delle annate precedenti, tuttavia anche quest'anno la ticchiolatura ha pur sempre rappresentato una delle avversità più importanti del melo".

Su cinque infezioni registrate nella primavera 2015, tre sono quelle risultate veramente gravi, poiché sono state caratterizzate da un'emissione abbastanza consistente di spore e lo stesso modello previsionale ha fornito per queste infezioni un valore superiore a 1.000, quindi a un livello massimo di rischio.

La strategia di difesa con la lotta preventiva, mediante l'applicazione di prodotti di copertura prima di una precipitazione, anche quest'anno ha fornito i migliori risultati; anche se l'unico limite di questa strategia è rappresentato dalle previsioni di pioggia che non sempre si manifestano e quindi può succedere che l'intervento eseguito preventivamente risulti troppo distante dalla precipitazione infettante.

Nel caso di meleti biologici, si esegue invece una lotta di tipo tempestivo che prevede l'intervento con polisolfuro di calcio dopo l'inizio della pioggia (precisamente entro i 250-300 gradi ora), periodo in cui le spore non hanno ancora iniziato a germinare. Il polisolfuro di calcio esplica infatti la sua migliore azione proprio in condizione di pianta bagnata e dunque anche sotto la pioggia.

Vittone spiega: "Nella conduzione integrata, la lotta di tipo tempestivo viene effettuata solo in caso di infezioni gravi e prolungate, oppure per eccessiva distanza fra l'intervento eseguito in preventivo e la pioggia infettante. Questo perché l'organizzazione della maggior parte delle nostre aziende non consentirebbe sempre di intervenire con tempestività".

Infine, in alcuni casi, si è adottata la strategia di tipo curativo nella fase di germinazione delle spore prima, però, che inizi la penetrazione dell'appressorio nella foglia. Si tratta in questo caso di fare affidamento - continua Vittone – sui prodotti ad azione retroattiva che però in questi ultimi anni hanno dimostrato i primi segni di cedimento, sovente dovuti a uno scorretto utilizzo, pertanto il loro impiego deve essere limitato a situazioni di emergenza.

Dal punto di vista meteorologico, la stagione 2015 è stata caratterizzata da un andamento iniziale delle temperature e precipitazioni assolutamente nella norma, mentre da metà aprile le frequenti e abbondanti piogge hanno favorito lo sviluppo di infezioni anche molto gravi.

Luca Nari del CReSo dice: "In generale, la strategia di difesa ha funzionato, anche se non sono mancate situazioni preoccupanti dovute a cause diverse, quali errati dosaggi/ettaro, applicazione di prodotti ad azione retroattiva-curativa su pianta bagnata, scarsa attenzione nei confronti di alcune varietà, come Ambrosia, più sensibili al patogeno, frutteti con infezioni latenti".

"Ora che è conclusa l'infezione primaria – spiega Vittone - è necessario monitorare attentamente tutti i meleti al fine di stabilire il livello di infezione presente. Infatti, la soglia di riferimento che va a differenziare la difesa estiva nel corso dell'infezione secondaria è del 2% di getti colpiti. Se si supera questa soglia, onde evitare danni sui frutti, occorrerà mantenere coperta la vegetazione intervenendo a cadenza di 8-10 giorni sulla base delle previsioni meteo oppure con maggiore frequenza se si verificherà dilavamento dei prodotti".

Fonte: Graziano Vittone e Luca Nari, 'Conclusa la difesa 2015 della ticchiolatura', Luglio 2015, Notiziario Asprofrut, periodico trimestrale, N. 2, pag. 4-5.

Contatti:
Graziano Vittone
CReSO, Centro Ricerche per la Frutticoltura
Via Falicetto 24
12030 Manta (CN) - Italy
Email: graziano.vittone@cresoricerca.it