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RASFF: 35 notifiche per il settore ortofrutticolo nelle ultime due settimane

UE: modifiche dei livelli massimi di residui per alcune sostanze

Nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 9 luglio 2015 sono state pubblicate le modifiche agli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di difenoconazolo, fluopicolide, fluopyram, isopyrazam e pendimetalin in o su determinati prodotti. Il regolamento entrerà in vigore il 29 luglio e sarà direttamente applicabile (clicca qui per un approfondimento sulle modifiche effettuate e i prodotti interessati).

Nel frattempo, nelle ultime due settimane (la 29ma e la 30ma del 2015) il Sistema comunitario di rapida allerta per gli alimenti e i mangimi (RASFF) ha pubblicato 35 notifiche in ambito ortofrutticolo. Di queste, 23 sono state classificate come respingimenti alla frontiera.

Quattro le allerte dall'Italia: tutti respingimenti alla frontiera per peperoncini in salamoia provenienti dall'Egitto, a causa della presenza di residui di dodina e carbendazim (in due casi).

Altre notifiche, in arrivo da diversi Paesi europei, in prevalenza da Regno Unito e Paesi Bassi, riguardano per esempio la presenza di: residui di metamidofos e formetanato in peperoni turchi; residui di carbofuran in melanzane cinesi (Solanum melongena) provenienti dalla Repubblica Dominicana; ocratossina A in uvetta della Repubblica Ceca, lavorata in Slovacchia; residui di permetrina in pitaya vietnamita; residui di difenoconazolo in mango brasiliani; residui di etefon in uve da tavola egiziane; residui di metomil in uve egiziane, veicolate tramite i Paesi Bassi; elevato contenuto di solfiti in albicocche disidratate turche; residui di oxamyl in lattuga Iceberg olandese; residui di fenamifos in patate greche. Si segnala inoltre un tentativo di importare illegalmente menta vietnamita.

Dodici sono invece le notifiche di allerta in merito alla categoria "frutta secca, prodotti a base di frutta secca e semi", di cui nove classificate come respingimenti alla frontiera.

Due le segnalazioni dall'Italia, quattro sulla presenza di aflatossine in pistacchi iraniani, veicolati tramite la Germania e in arachidi sgusciati in arrivo dalla Cina.