Dieta mediterranea, non solo cibo ma stile di vita... e forse un domani anche in compresse!
Organizzato dalla Fondazione Giambattista Vico-Istituto di Alta Cultura, l'incontro ha visto protagonista il Cilento, area della Campania riconosciuta come la culla della dieta mediterranea, che a Nairobi, nel 2010, è stata proclamata patrimonio immateriale e culturale dell'umanità dall'Unesco.
Ospite l'attore Franco Nero, protagonista del documentario "Mediterranean diet", diretto da Fabrizio Gagliardi. Proiettato nel corso del convegno, il film sarà mostrato alla prossima Assemblea dell'Unesco a Parigi, per raccontare le origini della dieta mediterranea. "E' stato un enorme piacere - ha dichiarato l'attore – poter recitare in questo documentario sul Cilento: ho scoperto una terra fantastica, ricca di cultura, di buon cibo, un patrimonio per il presente e per le generazioni future".
"Fai che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo" dicevano Ippocrate e il padre della dieta Mediterranea Ancel Keys. E il luogo ideale di questo incontro è proprio il Cilento.
Sei flaconi di compresse… e la dieta mediterranea è servita!
Si chiama Nutrameal ed è il concentrato degli elementi nutraceutici estratti dai prodotti naturali della Campania, come il carciofo di Paestum, un bel piatto di caprese, il minestrone di verdure e perché no anche gli estratti di un salutare bicchiere di vino Aglianico. Il kit completo costituito da sei flaconi, e frutto di un progetto della Regione Campania e dell'Agenzia Sviluppo Campania, è stato messo a punto dal Dipartimento di Farmacia dell'Università Federico II di Napoli: presentato all'Expo di Milano ha ottenuto uno spazio importante e ora attende solo di essere commercializzato.
Il progetto "Nutrameal Dieta Mediterranea Take Away", che punta anche a proporre il valore della dieta mediterranea in chiave innovativa, assegna un nuovo ruolo agli agricoltori custodi delle cultivar antiche o quasi in disuso, e non solo a loro: produrre per l'industria nutraceutica frutta, ortaggi e prodotti trasformati perché se ne possano estrarre i microelementi, quei metaboliti secondari che sono gli elementi caratterizzanti della dieta mediterranea preparata con ingredienti rigidamente "made in Campania". Una dieta a base nutraceutica in sei flaconi, che è già pronta per entrare in produzione.
Il più ricco è l'estratto del minestrone di verdure: ha i carotenoidi del pomodoro San Marzano e le antocianine e i polifenoli della patata nera del Matese, che, rispettivamente, proteggono la vista e svolgono un'attività antiossidante. Si ritrovano anche gli isoflavonoidi dei pisellini Centogiorni del Vesuvio che hanno un effetto cardioprotettivo. E non mancano altri estratti di altre verdure locali.
Il carciofo di Paestum, una piccola ma importante IGP della Piana del Sele, diventa un altro prodotto nutraceutico, che ne contiene gli estratti: cinarina e acidi clorogenici, che, da soli, si danno un gran da fare, perché proteggono il fegato e contribuiscono a tenere bassi i valori di glicemia e colesterolo. Non dovesse bastare, c'è l’estratto della mela Annurca, buono contro il colesterolo e la caduta dei capelli: contiene procianidine, quercetina e florizina.
Fonte: expo2015.org / notizie.tiscali.it