Italiani e spagnoli sempre piu' attenti alle etichette dei prodotti alimentari
La ricerca rivela anche come gli spagnoli attenti all'etichetta possano essere divisi secondo cinque diversi profili. Quello più numeroso (31%) è rappresentato da donne giovani e senza figli che su tutto prestano più attenzione alle calorie e ai valori nutrizionali perché preoccupate del contenuto in grassi.
Un'altra tipologia (22%) è formata per lo più da donne anziane senza figli o piccoli nuclei famigliari che sono più attenti a tutti gli elementi del marchio, alla qualità e alla sicurezza degli alimenti.
Un terzo gruppo (21%) guarda invece alla qualità del prodotto, alle informazioni sugli ingredienti e sugli allergeni o sugli Ogm, le loro maggiori preoccupazioni; fanno parte di questo gruppo soprattutto giovani donne con titolo di studio universitario e, in alcuni casi, con figli sotto i 7 anni.
Seguono poi (15%) i "consumatori indifferenti", per la maggior parte uomini più anziani, senza figli o con figli sopra i 17 anni: la loro maggiore preoccupazione è l'accuratezza delle informazioni riportate in etichetta, di cui leggono soprattutto data di scadenza e ingredienti.
L'ultimo profilo (11%) è invece rappresentato da uomini meno istruiti, che di un'etichetta leggono solo il valore nutrizionale del prodotto e non altro, giudicato troppo complesso.
I cinque profili del "lettore" spagnolo di etichette. Clicca qui per consultare l'infografica a dimensioni maggiori (Fonte: Revista Mercados)
Questo in Spagna, ma in Italia? Nel Bel Paese - come riporta Affari&Finanza de La Repubblica, citando dati Nielsen - il 93% dei consumatori è attento alla data di scadenza, mentre il 77% lo è al paese d'origine o al luogo di provenienza (il 65% degli italiani preferisce acquistare prodotti a certificazione d'origine come Dop, Doc, Igp). Un 70% di consumatori italiani invece legge abitualmente l'etichetta, mentre un 47% sceglie in funzione del tipo di allevamento o di coltura, preferendo prodotti bio.
Rielaborazione FreshPlaza su varie fonti.