Bruxelles lancia la nuova era dell'agricoltura di precisione: un'occasione per l'industria italiana dei droni
In gioco ci sono: il miglioramento delle prestazioni economiche delle aziende insieme a quello della gestione e delle prestazioni ambientali; una migliore gestione delle risorse idriche, compresa quella dei fertilizzanti e dei pesticidi; la prevenzione dell'erosione dei suoli e una migliore gestione degli stessi; rendere più efficiente l'uso dell'acqua nell'agricoltura.
I Piani di Sviluppo Rurale (PSR) previsti dalla Politica Agricola Comunitaria, e gli stanziamenti milionari a essi collegati, aprono la strada all'introduzione di nuovi macchinari non più orientati a massimizzare la quantità di terreno coltivabile, ma a migliorare l'allocazione delle risorse (fertilizzanti, acqua, pesticidi) per la stessa quantità di terreno.
Molti investimenti ricadranno sui droni, strumenti capaci di fornire informazioni puntuali sullo stato delle coltivazioni in modo più economico rispetto ai sistemi satellitari o alle riprese con aerei o elicotteri (ma anche integrandosi con questi).
Non a caso, alla manifestazione Dronitaly 2015 (Fiera Milano 25-26 settembre) sono in programma ben due convegni sulle potenzialità e le applicazioni dei droni in campo agricolo e forestale.
Tra gli argomenti che verranno affrontati e discussi:
- possibilità di utilizzo e stato dell'arte dei droni in agricoltura
- impiego in viticoltura
- distribuzione del Trichogramma Brassicae (batterio per il controllo della piralide nel mais)
- mappature aereofotogrammetriche della variabilità di campo
- impiego dal punto di vista dell'agronomo e del controterzista;
- normative per l'utilizzo dei droni.