Europa: grandi volumi di cipolle vecchie ostacolano la stagione di quelle nuove
La stagione scorsa il settore olandese delle cipolle è andato molto bene, con cipolle di qualità eccellente fino all'ultima settimana di arrivo presso clienti. "Se si esaminano i dati d'esportazione - prosegue Wiskerke - si nota che il settore è andato benissimo. Non solo, la stagione scorsa dimostra anche che non abbiamo bisogno della Russia, ma di una carenza in altre parti del mondo per esportare enormi quantità delle nostre cipolle. Così come il Brasile ha risollevato le sorti della scorsa stagione, altrettanto mi aspetto una domanda brasiliana per le cipolle olandesi anche adesso, seppure il nostro prezzo dovrà diminuire per competere adeguatamente con le nuove cipolle del raccolto spagnolo".
Chayenne ha concluso dicendo: "Nel complesso sono ottimista. Il un anno in cui le cipolle sono un 6-7% in più, dovremo lavorare sodo per piazzare il nostro prodotto. Tuttavia sono presenti sufficienti possibilità per le vendite del nuovo raccolto. L'export in Russia è ancora condizionato dall'embargo, ma gli effetti si vedranno semmai nella seconda parte della stagione. Ora dobbiamo concentrarci su Africa ed Estremo Oriente. In Africa al momento c'è ancora molto prodotto locale, ma mi aspetto che a fine agosto/inizi di settembre la domanda migliorerà. In tutta Europa le rese delle piante di cipolla sono buone perciò il mercato europeo non offre molte prospettive. I Paesi Bassi dispongono di grandi volumi, perciò dovremo portare i prezzi a livelli concorrenziali per poter smaltire velocemente i volumi".
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Chayenne Wiskerke
Wiskerke Onions
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