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Con l'embargo i prezzi sono aumentati e il consumo e' diminuito

Russia: terzo Paese al mondo per importazioni di verdure nel 2014

La Russia, con i suoi 143 milioni di consumatori, è uno dei più grandi mercati europei per quanto riguarda gli acquisti dall'estero di verdure. Nel 2014 questo paese, con 2,4 milioni di tonnellate di ortaggi importati, è risultato essere il terzo paese al mondo per import.

La situazione è andata mutando con le restrizioni commerciali (embargo nei confronti dei prodotti occidentali) imposte dal Governo russo nell'agosto 2014 che di fatto, insieme al deprezzamento del Rublo, hanno portato a un aumento dei prezzi di frutta e verdura di circa il 43%. Tutto questo ha depresso i consumi.

Secondo l'istituto di statistica russo Rosstat, tra il 2006 e il 2012 il consumo pro capite di verdure fresche in Russia è cresciuto del 2% (E' possibile vedere l'andamento nella tabella qui sotto). Nel 2013 invece si è vista una flessione dei consumi del 3,1%. L'aumento dei prezzi e la perdita del potere di acquisto dei consumatori, nel 2015, dovrebbero ulteriormente colpire il consumo di verdure in Russia.



Sempre in base a questa rilevazione, dal 2006 il consumo pro capite di frutta e verdura in Russia è cresciuto del 2% CAGR (Compound annual growth rate) raggiungendo i 99,6 chilogrammi di consumo annuo a persona nel 2012. Nel 2013, invece, il consumo di verdura è sceso a 96,5 chilogrammi (-3,1%).

Le verdure più popolari tra i consumatori russi sono: cavoli (21% del totale del volume delle verdure), pomodori (20%), cipolle (13%), carote (11%), cetrioli (10%), barbabietole (6%), zucche (4 %), e zucchine (3%).



Sulla base dei dati forniti dal Rosstat, nei mesi di gennaio e febbraio 2015, il reddito disponibile reale dei cittadini è diminuito dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2014 facendo prevedere, per la fine dell'anno, un calo dei consumi.

Nel dettaglio, secondo il Ministero dell'Economia e dello Sviluppo russo (MED), nel corso di quest'anno i prezzi al consumo dovrebbero aumentare del 12,2% e i salari reali diminuire del 9,6%. Si prevede anche un calo del reddito disponibile del 6,3%.

In base a un'indagine dell'Agenzia di Ricerca Marketing russa Romir il 28% dei consumatori russi, nel 2014, ha dichiarato di evitare spese inutili. I risultati dell'indagine hanno inoltre dimostrato che la percentuale di persone alla ricerca di sconti e vendite promozionali nei negozi di alimentari è aumentata del 20%. 

Allo stesso tempo, i prezzi dei principali prodotti ortofrutticoli sono rincarati in modo significativo a causa del deprezzamento del Rublo russo. Quest'anno (il riferimento è a metà gennaio 2015) sono necessari circa 66,1 rubli per il cambio del dollaro americano, quasi il doppio di quanto fosse necessario l'anno precedente (33 rubli per dollaro). Nell'aprile 2015 si è passi a 55 rubli per dollaro americano, ma i prezzi degli ortaggi sono rimasti ancora molto alti.

Sulla base dei dati forniti dall'agenzia Rosstat, dal 2014 a oggi si è registrata un'impennata nei prezzi degli ortaggi: +48,4%, per i cavoli, +28,4% per i pomodori e +25,7% per le cipolle.

(Russia: prezzi medi al consumatore espressi per Rubli/kg nel periodo gennaio 2014 - febbraio 2015)

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: USDA Foreign Agricultural Service (Gain Report)