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L'evento ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo commerciale dei due Paesi che hanno firmato più di 20 documenti, pari a un totale di circa 500 milioni di dollari, in settori quali la produzione di macchinari, di generi alimentari e prodotti tessili agricoli, ma anche l'ingegneria meccanica, il settore petrolifero e delle costruzioni.
Nazarbayev ha spiegato di "apprezzare la disponibilità degli imprenditori per un dialogo aperto e significativo, per una collaborazione costruttiva, a prescindere dalla situazione politica nella regione e in tutto il mondo. Nonostante la situazione economica globale, stiamo costruendo un piano congiunto per il futuro. Molte di questi progetti sono già stati attuati con successo e diventati specifici business. E tutto ciò, perché abbiamo fiducia l'un l'altro e lavoriamo in qualità di partner".
Il presidente kazako ha sottolineato lo sviluppo stabile di cooperazione commerciale, economica e degli investimenti tra i due Paesi. Basti dire che il commercio bilaterale è in crescita ogni anno e nel 2014 è stato pari a 17 miliardi di dollari.
L'Italia è uno dei maggiori investitori nell'economia kazaka: dal 2005, l'afflusso d'investimenti diretti italiani è arrivato a circa 6 miliardi di dollari.
Attualmente, in Kazakistan lavorano attivamente circa 200 aziende con la partecipazione del capitale italiano. Citando questi dati, Nazarbayev ha espresso l'opinione che è necessario rafforzare ancora la cooperazione reciprocamente vantaggiosa, per trovare un terreno comune nei diversi settori dell'economia.
"Il nostro Paese occupa una posizione leader nel mondo, insieme al Canada e all'Australia, per quantità di superficie arabile pro-capite - ha sottolineato il capo dello Stato - I terreni agricoli kazaki si estendono su 215 milioni di ettari, oltre il 4% delle risorse mondiali. Più di 70 Paesi importano da noi e stiamo cercando di occuparci anche della lavorazione dei prodotti, in modo da diventare uno dei principali player mondiali".
Il presidente kazako ha ricordato poi l'obiettivo di sviluppare una "Via della Seta economica", che consenta di fare arrivare le merci in Europa dalla Cina passando per il Mar Caspio e, presentando la prossima Esposizione universale, che si terrà proprio in Kazakhstan, nella capitale Astana, nel 2017 e avrà come tema l'energia, ha sottolineato che la sicurezza energetica è un'altra delle sfide cruciali che attendono il mondo nei prossimi anni.
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Per il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, l'Italia ha "grandi aspettative" sullo sviluppo ulteriore dei rapporti bilaterali con il Kazakistan e ha da offrire un "potenziale formidabile" al Paese dell'Asia centrale. Martina ha anche sottolineato "il successo straordinario" che il Paese centro-asiatico sta ottenendo all'esposizione universale: "Più delle mie parole lo dicono le file di visitatori davanti al padiglione del Kazakistan, che è uno dei più visitati. Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto insieme per la buona riuscita di questo evento che si sta rivelando straordinario".