Il DL Agricoltura e' legge, nell'OI Ortofrutta Italia le imprese devono arrivare al 40%
Tra i passaggi qualificanti il decreto 51, l'articolo 3 introduce una nuova disciplina delle Organizzazioni interprofessionali (OI), che sono autorizzate a chiedere contributi obbligatori.
"La possibilità di chiedere una quota contributiva per autofinanziarsi è molto importante - spiega a FreshPlaza il presidente dell'OI Ortofrutta Italia, Nazario Battelli - come anche il meccanismo delle sanzioni. Chi violerà i contratti tipo, estesi erga omnes, andrà incontro a delle penalità fino al 10% del valore dei contratti".
Altra novità della nuova legge è che la soglia minima di rappresentatività delle imprese nelle Organizzazioni interprofessionali passa dal 35 al 40%.
Per il riconoscimento delle OI servirà comunque un accordo tra Ministero delle Politiche agricole e Regioni. E lo stesso Mipaaf, così come già avviene in Francia e in Spagna, potrà riconoscere solo una OI per prodotto o per settore.
"Ora che c'è la legge - conclude Battelli - serviranno dei regolamenti attuativi, concordati con le Regioni, per entrare nel merito della questione".
Tra i temi da affrontare, quello della rappresentanza economica sul territorio dell'OI che dovrà essere modulata su scala nazionale, tenendo in considerazione le diversità e le norme già esistenti a livello regionale. Obiettivo non facile, soprattutto se si pensa alla dicotomia Nord/Sud che il nostro Paese soffre in termini di associazionismo e di propensione alla aggregazione.