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Perche' la Drosophila suzukii ovidepone nei frutti sani?

I ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (TN) da anni stanno cercando di capire e descrivere la biologia di Drosophila suzukii nell'ambito di diversi progetti.

La D. suzukii, insetto endemico in Asia Sud-Orientale, ha ormai invaso l'Europa e gli Stati Uniti, ma a differenza della maggior parte delle specie del genere Drosophila che attaccano frutti già in deperimento, la D. suzukii ha l'ovopositore robusto e seghettato che permette di ovideporre direttamente nella polpa dei frutti sani, prima che essi giungano a completa maturazione, portandoli al disfacimento in pochi giorni, con conseguenti ingenti danni sulla produzione.

Finora l'efficacia dei trattamenti chimici è risultata insufficiente e la mancanza di adeguate strategie di controllo alternative, in particolare per le colture di piccoli frutti, sta destando sempre più preoccupazione tra i produttori del settore.

Il gruppo di ricerca coordinato da Gianfranco Anfora ha pubblicato da pochi mesi un lavoro sulla risposta olfattiva delle femmine di D. suzukii ai composti volatili emessi dalle piante ospiti (mirtilli, lamponi, fragole, ciliegie, ecc.): il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Physiological Entomology.

In questo studio, i ricercatori hanno identificato gascromatografia tramite analisi chimiche, elettrofisiologiche e comportamentali i composti volatili emessi dalle piante ospiti che attraggono la D. suzukii per l'ovideposizione. I ricercatori hanno dimostrato che le femmine accoppiate utilizzano stimoli olfattivi per riconoscere i frutti maturi poiché sono attratte da sostanze volatili emesse dai frutti interi; in particolare, si è scoperto che le femmine sono fortemente attratte dall'isoamil acetato.

Inoltre, un'indagine genomica ha mostrato che 1) D. suzukii possiede tutti i geni che codificano per i recettori olfattivi attivati dall'isoamil acetato così come stati identificati nella Drosophila melanogaster (quest'ultima modello di studio per capire anche D. suzukii); 2) uno dei geni, OR67a, è rappresentato però da cinque copie duplicate.

I risultati indicano che D. suzukii utilizza stimoli olfattivi per selezionare i siti di deposizione delle uova, pertanto i ricercatori concludono che l'identificazione di sostanze volatili emesse dai frutti delle piante ospiti che attirano D. suzukii possa aiutare nello sviluppo di sostanze sintetiche attrattive, selettive ed efficienti per monitorare questo insetto.

Fonte: Revadi S., Vitagliano S., Rossi Stacconi M.V., Ramasamy S., Mansourian S., Carlin S., Vrhovsek U., Becher P.G., Mazzoni V., Rota-Stabelli O., Angeli S., Dekker T., Anfora G., 'Olfactory responses of Drosophila suzukii females to host plant volatiles', 2015, Physiological Entomology, Vol. 40, pag. 54–64. DOI: 10.1111/phen.12088

Contatto:
Gianfranco Anfora
Sustainable Agro-Ecosystems and Bioresources Department, Research and Innovation Centre
Fondazione Edmund Mach

Via E. Mach 1
38010 San Michele All'Adige, Trento, Italy
Tel.: +39 0461615143
Email: gianfranco.anfora@fmach.it