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Il commissario europeo all'Agricoltura a Roma con i vertici dell'agroalimentare italiano

Phil Hogan: TTIP, embargo russo, PAC e riforma bio tra le priorita' dell'agenda UE

"La Commissione farà di tutto per proteggere le indicazioni geografiche tipiche" nell’ambito del Trattato di libero scambio (TTIP) con gli Stati Uniti. Sono le parole di Phil Hogan, commissario UE all'Agricoltura, in audizione ieri pomeriggio al senato davanti ai deputati e i senatori delle commissioni Politiche agricole e Politiche europee congiunte.

Hogan ha anche ricordato che la Banca europea degli investimenti (Bei) per la prima volta apre ai giovani e al "greening", le azioni di sviluppo sostenibile consentendo ai giovani agricoltori l’accesso a un credito a tasso agevolato e per un arco temporale più ampio.

Ma, per il commissario UE all'Agricoltura in visita a Roma, gli incontri erano iniziati già nel corso della mattinata. Le misure urgenti da (ri)attivare per tutelare la frutta estiva colpita dalla proporga dell'embargo russo, la riforma del biologico, la fine del regime di quote latte e le risoluzioni del Parlamento UE in materia di etichettatura del vino sono i temi principali al centro dell'incontro con il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri, accompagnato da Davide Vernocchi, presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri Confcooperative, e Mirko Zanotti, presidente di Apofruit, sempre in rappresentanza della Alleanza.


Da sinistra Zanotti, Vernocchi, Hogan e Mercuri.

"Il Commissario Hogan - ha commentato Mercuri - ha manifestato tutta la sua disponibilità a verificare le questioni che gli abbiamo sottoposto. Si è dimostrato consapevole del ruolo della cooperazione in agricoltura, in particolare per il peso che riveste nelle esportazioni, e si è espresso anche in modo favorevole in merito a una PAC orientata al mercato".

Riguardo il recente compromesso raggiunto dal Consiglio UE sulla riforma del biologico, Mercuri ha esposto alcune richieste e priorità - tra le quali la necessaria armonizzazione delle soglie di contaminazione a livello comunitario - che auspica vengano accolte nelle fasi del trilogo.

Emergenza embargo
"Rispetto alla probabile situazione di crisi della frutta estiva - ha aggiunto Mercuri - Hogan ha assicurato che prenderà in considerazione ciò che è stato chiesto dall'Alleanza, consapevole delle difficoltà che la situazione dell'embargo russo sta provocando per le esportazioni di tutti i Paesi membri. Da parte nostra abbiamo espresso la forte preoccupazione del settore ortofrutticolo in merito alla decisione della Russia di estendere l'embargo e chiesto al Commissario una proroga delle misure di gestione straordinaria e di prevenzione delle crisi, attivate nel 2014".

"L'anno scorso - ha spiegato a FreshPlaza Davide Vernocchi - i ritardi negli interventi comunitari, oltre a danneggiare gli agricoltori, hanno creato sfiducia nei confronti dell'Istituzione europea. Per i prodotti invernali, quali kiwi, mele e pere, abbiamo fatto il giro del mondo, raggiungendo America, India e Cina, ma le produzioni estive, a causa dell'alta deperibilità, non possono trovare collocazioni alternative distanti. Così il veto russo e l'instabilità politica nel Nord Africa sono problematiche insormontabili".

"Il Reg 1371 del 20/12/2014, che chiude oggi (ieri per chi legge, nda), non ha esaurito le risorse e ora ci sono 70-80 milioni di euro che potrebbero essere messi a disposizione della frutta estiva".

"Se abbiamo uno strumento anticrisi a disposizione - ha confermato Mirko Zanotti - non dobbiamo usarlo per forza, ma sappiamo che potrebbe essere operativo nell'immediato, se si presentasse la necessità".

"D'altra parte - ha osservato Zanotti - la frutta estiva, come prodotto deperibile, è soggetta a criticità più o meno frequenti, ma l'embargo la penalizza ulteriormente e la programmazione, nel caso di impianti arborei, non può essere così tempestiva come per le orticole".

Guidi (Confagricoltura): gli agricoltori chiedono regole più semplici
Prima dell'audizione, Hogan ha anche incontrato il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, con il quale si è confrontato su nuova Pac, commercio internazionale, ricerca e innovazione in agricoltura e specifiche problematiche di alcuni settori produttivi.

Sulla Pac il presidente Guidi e il commissario Hogan hanno condiviso la necessità di regole più semplici e di strumenti più efficaci per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale, sollecitati dai cittadini europei, che non possono però essere disgiunti dalla sostenibilità economica delle aziende agricole.

Il presidente Guidi ha rappresentato al Commissario le preoccupazione sull'applicazione del "greening", pur apprezzando gli interventi finora messi in atto e ha chiesto l'introduzione dei costi del contoterzismo nel calcolo delle deduzioni del "capping" e della degressività.

"In questa direzione – ha detto Guidi - una revisione a medio termine della Pac nel 2017, per riformulare in maniera decisa, senza preclusioni, anche gli atti di base, non può essere esclusa".

Nell'ottica poi di una strategia complessiva di crescita economica dell'agricoltura europea, Guidi ha apprezzato la visione di Hogan sui grandi temi della ricerca, dell'innovazione e della formazione e la sua apertura a lavorare insieme per cercare sbocchi sui nuovi mercati, attraverso iniziative di internazionalizzazione e di promozione.