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Si richiede l'intervento dell'esercito

Migranti: situazione non piu' sostenibile a Calais (Francia)

Dall'inizio dell'anno sono andati persi quasi 14 milioni di euro a causa
dell'irruzione dei clandestini nei camion che da Calais (Francia) si dirigono in Gran Bretagna. L'apertura dei carichi ha infatti compromesso la qualità dei prodotti.

I trasportatori hanno affermato che si sono persi quasi 2,8 milioni di euro alla settimana perché i fornitori sono stati obbligati a scaricare le loro merci deperibili in condizioni di sicurezza sempre più precarie al porto di Calais.

Circa 3.000 migranti provenienti da Paesi come Afganistan, Libia, Somalia e Siria al momento vivono in campi di fortuna vicino al porto francese.

Peter Davis della società Davis Worldwide ha detto che due settimane fa uno dei suoi camion è stato svuotato completamente e saccheggiato. "I fatti attuali sono sempre più frequenti, specialmente a Calais. Gli immigrati non stanno ricevendo alcun tipo di supporto e sono moltissimi quelli che stanno cercando di attraversare lo stretto".

Clicca sul testo "Play" per vedere video (in inglese)


Gli immigrati stanno prendendo di mira tutti i veicoli che capitano a tiro e secondo Peter pare che ora non si limitino a voler salire a bordo ma si aggirano in gruppi numerosi e obbligano i conducenti ad abbandonare i veicoli, provvedendo poi a svuotare i camion e a vendere le merci. Purtroppo i trasportatori sono estremamente esposti a eventi di questo tipo perché trascorrono ore in coda per i controlli a Calais. La polizia non è in grado di fare niente perciò suggerisce l'intervento dell'esercito come unica soluzione.

"Gli immigrati arrivano in Italia e Grecia su barconi e poi si dirigono in Spagna dove trovano lavoro nella Murcia. Grazie a questi guadagni riescono a raggiungere Calais dove credono che, una volta approdati in Inghilterra, faranno fortuna. Questo sta condizionando anche le compagnie d'assicurazione che non vogliono più assicurare i trasportatori se passano da Calais perciò bisogna valutare altre opzioni come Cherbourg-Poole e attraverso i Paesi Bassi, opzioni che però fanno lievitare i costi e i tempi".

Nigel Jenney dell'inglese Fresh Produce Consortium è molto preoccupato per il peggioramento della situazione nei porti europei. "Per cercare di migliorarla è stato richiesto l'aiuto del governo inglese, si sono utilizzati i media nazionali e si sono inviate richieste di azione per contrastare la problematica".



Il fenomeno riguarda tutta la zona intorno a Calais ma anche altre aree francesi e spagnole. La vigilanza non riesce a tenere il passo e solo pochi camion possono essere controllati. Nonostante sia chiaro che si tratti di persone disperate, tra di loro si nascondono anche membri di bande organizzate e perciò bisogna prendere dei provvedimenti perché potrebbero introdursi clandestinamente nel Regno Unito.

Secondo Jenney, Calais è di vitale importanza per gli importatori inglesi con numerosi camion in arrivo giornalmente ed è possibile che si verifichino dei tentativi di intrusione in ognuno con la probabilità di almeno un successo. Se il carico viene contaminato non può essere adatto al consumo umano e viene posto sotto sequestro da uno a due giorni prima di essere portato in un deposito e svuotato in un'area controllata.

L'Associazione dei trasportatori (FTA) sta chiedendo al governo francese di prendere delle misure per contrastare la situazione dei migranti a Calais, sottolineando l'effetto negativo che ha sulla catena di fornitura inglese. L'associazione ha scritto al sindaco di Calais chiedendo il suo supporto per far pressioni sul governo francese e su quello inglese e sulla Commissione europea al fine di trovare una soluzione al problema. Ancora non ha ricevuto risposta.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: