Quali prospettive per gli agrumi dal nuovo accordo bilaterale tra Cina e Italia?
Al Forum hanno partecipato il vice primo ministro cinese, Wang Yang, il ministro dell'Agricoltura cinese, Han Changfu, il presidente dell'Ice, Riccardo Monti, alla presenza di una nutrita delegazione di imprenditori agroindustriali dei due paesi.
All'incontro, in rappresentanza dell'Assessorato dell'Agricoltura della Regione Sicilia, ha partecipato anche Antonio Parrinello, capo di Gabinetto dell'Assessore Caleca, che ha spiegato: "La firma dell'accordo di cooperazione tra l'Ice e il Ccpit rappresenta un'occasione unica per incrementare la presenza delle produzioni agroalimentari siciliane in Cina".
Una delle tre sessioni di lavoro in cui è stata divisa la giornata ha riguardato lo "sviluppo dell'agricoltura biologica e il potenziale della cooperazione italo-cinese. Il biologico siciliano – ha continuato Parrinello – può trovare in Cina il mercato su cui puntare per rilanciare l'intera economia agricola regionale".
"Sono ammesse tutte le specie agrumarie - ha commentato Salvo Laudani, marketing manager di Oranfrizer presente al forum - ma, mentre per le arance rosse è richiesto il cold treatment, i limoni potranno essere esportati senza".
"Non bisogna però cantare vittoria troppo presto, perché la logistica resta un limite grandissimo: 40 giorni di viaggio, dovuti soprattutto alla mancanza di percorsi diretti, sono molti per le arance rosse".
"Ora bisogna attendere l'attivazione del protocollo - ha concluso Laudani - Si procederà come per il kiwi, con un elenco stringente di aziende produttrici ed esportatrici. Sarà determinante, speriamo non dopo ottobre, la visita degli ispettori sanitari cinesi che dovranno dare il via libera".