Al momento le quotazioni di mercato sono soddisfacenti, soprattutto per i pochi frutti di pezzatura adeguata. "La grande quantità di prodotto con pezzature minori B e C - sostiene Enzo Filardo, presidente della OP - potrebbe trovare delle difficoltà di collocamento a prezzi accettabili. In questa prima decade di giugno si registra una carenza di nettarine rispetto allo scorso anno, e questo tiene alto il prezzo finale sul mercato".
Come segnalato dai responsabili aziendali, il prodotto italiano risente solo in parte delle concorrenza spagnola. "Questo perché, senza voler essere a tutti i costi campanilistici e provinciali, il prodotto spagnolo difficilmente riesce a competere con quello italiano dal punto di vista organolettico. Sicuramente la scorrettezza di molti operatori commerciali che spacciano per italiano prodotto estero non aiuta, però la maggiore consapevolezza del consumatore finale sotto questo aspetto lascia ben sperare per il futuro".
Alla domanda su come stanno lavorando le aziende per ampliare il calendario di offerta, Oriolo commenta: "Nella Piana di Sibari è già stato raggiunto un ricco e variegato calendario di produzione per quanto riguarda la peschicoltura. Qui infatti si produce da fine maggio fino a settembre, per cui si può senza ombra di dubbio definire questa zona all'avanguardia sotto questo aspetto".
L'area di produzione delle pesche e delle nettarine della OP Natura comprende la Piana di Sibari e la Media valle del Crati, territori altamente vocati per queste colture che interessano i comuni di Cassano allo Ionio, Castrovillari, Spezzano Albanese e Altomonte, tutti in provincia di Cosenza.
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