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Emilia-Romagna: maltempo e prezzi condizionano l'annata agraria 2014

Un'annata segnata dall'eccezionale maltempo, dal crollo generalizzato dei prezzi all'origine e dalle conseguenze dell'embargo russo, ma nella quale l'agricoltura emiliano-romagnola ha comunque tenuto, attestandosi sui 4,094 miliardi di produzione lorda vendibile, un valore che è in linea con l'andamento degli ultimi cinque anni.

Bene anche l'export di prodotti agroalimentari che nel 2014, con un risultato di 5,5 miliardi di euro, consolida il buon andamento del 2013. Il comparto agroalimentare emiliano-romagnolo ha un valore di 25 miliardi di euro (stima su dati Federalimentare) e dà lavoro a 130 mila persone (65 mila in agricoltura e 68 mila nell'industria alimentare).


Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, interviene alla presentazione del Rapporto. Al tavolo dei relatori l'assessore all'agricoltura Simona Caselli. Foto: Fabrizio Dell'Aquila

"Nonostante il maltempo le quantità hanno tenuto – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – pesa l'instabilità dei prezzi che condiziona molto questo settore e si ripercuote sul reddito degli agricoltori. Questo aspetto deve essere oggetto di un'iniziativa politica forte, ma anche di un impegno da parte del mondo agricolo a superare quella frammentazione che ancora caratterizza diversi settori. Con il nuovo PSR sono in arrivo 1,2 miliardi. Puntiamo su filiere, organizzazione, qualità e programmazione. Insieme alla sburocratizzazione, un tema su cui questa Regione è già impegnata come dimostra il lavoro compiuto con il Registro unico dei controlli".

In ripresa il credito agrario con un valore di 5,63 miliardi di euro (+1,1%) e il superamento della stretta creditizia. In leggero aumento l'occupazione agricola, con un +2,2% per quella femminile.

Clicca qui per scaricare l'andamento della Plv per provincia.

Il valore della produzione agricola nei diversi settori
L'andamento meteo ha pesantemente condizionato la produzione agricola nel corso dell'annata appena trascorsa. Al di là delle ripetute emergenze che hanno coinvolto un po' tutto il territorio regionale (dall'alluvione di gennaio nel Modenese in poi), il 2014, a causa del susseguirsi di ripetute perturbazioni atlantiche, è stato caratterizzato da un inverno particolarmente mite e piovoso e da un'estate anch'essa piovosa e più fresca della norma.

Contemporaneamente, il sovrapporsi delle produzioni a livello europeo (caso eclatante la frutta), l'andamento negativo delle principali commodities, insieme agli effetti dell'embargo russo, hanno portato a una generale flessione dei prezzi. Un mix che ha portato a una Plv in calo del 5,9% rispetto al 2013, ma comunque sempre sopra la soglia dei 4 miliardi di euro. Percentuali analoghe di flessione del valore della produzione agricola si sono verificate a livello nazionale.

Secondo i dati del Rapporto 2014, tra i settori in controtendenza, per quanto riguarda l'andamento della Plv, quello del pomodoro da industria (+20%).

Il comparto della frutta ha chiuso il 2014 con un -10% di Plv. Qui ha pesato in particolare il diffuso calo dei prezzi dovuto alle sovrapposizioni produttive e allo stop delle importazioni russe. Nonostante un aumento della produzione e dei volumi, le pere hanno chiuso con un -23%, le pesche con un -24%. Bene l'actinidia con +45%.

Il settore degli ortaggi (-8%), ha registrato un forte calo in particolare per le patate (-30%). Con il segno più le zucchine (35%), gli asparagi (49%), i piselli (41%).

In flessione la redditività delle aziende. I dati provvisori (elaborati sulla base di un campione di 145 imprese agricole) danno un calo dei ricavi dell'8,1% non sufficientemente compensato dalla riduzione dei costi intermedi (-2,6%).
Data di pubblicazione: