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Expo 2015: inaugurata la Fattoria Globale del futuro

Il 14 maggio a Expo 2015 è stato inaugurato il Padiglione della WAA-World Association of Agronomists, l'Associazione mondiale degli agronomi che partecipa alla Esposizione universale con un proprio concept, La Fattoria Globale 2.0.


(Foto: Davide Giannotti).

Nello spazio di 350 metri quadrati, progettato dall'architetto Enzo Eusebi, saranno mostrate le diverse tipologie di fattorie presenti sul pianeta (sono 570 milioni), con 24 casi rappresentativi, filiere tipiche e un continente illustrati ogni mese da agronomi o forestali professionisti.

Interamente sostenibile e a impatto zero, il padiglione è stato realizzato con 65 metri cubi di legno italiano (abete rosso proveniente dall'Altipiano di Asiago e dalle peccete del Trentino) certificato per la sua gestione sostenibile con lo standard PEFC. Le pareti del padiglione invece sono state realizzate con sughero naturale non trattato proveniente dalla Sardegna.

La scelta di usare legno italiano certificato ha permesso il risparmio nelle emissioni di gas inquinanti che, in questo caso, rappresenta 1/5 di tutta l'energia spesa per realizzare il padiglione. Il valore del legname lavorato è di circa 80.000 euro che, così, è rimasto in Italia.



Sei mesi di eventi
La biodiversità e il miglioramento genetico; la sostenibilità e la produttività; lo sviluppo e l'identità locale; l'alimentazione e gli scarti alimentari; la cultura progettuale e la responsabilità sociale fino ai cambiamenti climatici e il territorio di produzione. Di tutto questo si dibatterà alla Fattoria Globale 2.0 nei sei mesi di Expo 2015. In particolare, l'albero piantato a terra al centro dello spazio espositivo - un noce - sarà testimone di eventi e discussioni organizzati attorno al Tavolo della Democrazia.

Ma – ha spiegato Maria Cruz Diaz Alvarez, presidente WAA – l'innovazione di metodo è quello di "considerare il territorio del pianeta un grande puzzle costituito da fattorie e quindi le stesse sono, con i loro comportamenti, il termometro con cui valutarne lo stato di efficienza".

Una farm per ogni indirizzo produttivo: coltivazione erbacea, arborea, forestale, allevamento zootecnico, trasformazione dei prodotti, produzione di energia, diversificazione, agroturismo, agronaturalismo, agropaesaggismo, filiere. E la Fattoria Globale rappresenta l'unità di misura per la valutazione del benessere del Pianeta, dove le diverse componenti ambientali e produttive si misurano.



Sarà mostrato l'impatto dei diversi modelli produttivi sul paesaggio, sul territorio, sulle identità locali. Il tutto visto dalla prospettiva degli agronomi, la figura professionale che più di ogni altra è fondamentale per garantire il nutrimento del Pianeta: sono 380mila, infatti, gli agronomi che operano ogni giorno per progettare il cibo, ma anche per assistere le aziende sulla sicurezza alimentare e ambientale, organizzare il lavoro agricolo in modo da assicurare la disponibilità delle risorse nel tempo.

"Il percorso – ha continuato Andrea Sisti, partecipant director WAA e presidente di Conaf, il Consiglio dell'Ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali – si sviluppa intorno alla sala centrale - Farm Lab - e quindi all'albero simbolico, dove il visitatore potrà partecipare ai momenti di discussione e di riflessione rispetto al futuro del Pianeta. L'albero rappresenta lo spazio della Fattoria dove si svolgevano le pratiche di comunità: il riposo, la riflessione, la meditazione, la progettazione, la discussione".


(Foto Ansa).

"L'obiettivo della nostra partecipazione - ha aggiunto Sisti - è formulare la Carta dei principi della Fattoria Globale utile per arrivare a una produzione sostenibile di cibo e metterla a disposizione di comunità locali e consumatori di tutto il mondo. Un documento che vuole porre alcuni limiti etici alla ricerca, tramite degli indicatori che saranno periodicamente rivisti, che limitino la pressione dell'uomo sull'ambiente e misurino il livello di benessere della Terra nel corso del tempo. Lavoreremo quindi per vedere inclusi questi principi anche nella Carta di Milano".

L'approfondimento sulle Fattorie in Europa, che inizia oggi 18 maggio, è svolto in collaborazione con i Padiglioni di Italia, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Slovenia e Austria.