Cluster Bio-Mediterraneo a Expo: risolta contesa con la Sicilia
Un taglio del nastro, a una settimana dal via dell'Esposizione universale, rallentato soprattutto dal Libano, che non era ancora riuscito ad aprire il proprio spazio.
D'altro canto il Cluster, tecnicamente aperto dal primo maggio, è molto poco frequentato. Tanto che Cartabellotta, con una lettera inviata al commissario di Expo Giuseppe Sala, aveva minacciato di non gestirlo più fino a quando non ci fossero una serie di condizioni tra le quali la completa pulizia del padiglione. Operazione, quest'ultima, che la società Expo ha completato, come ha confermato il rappresentante della Sicilia: "Con la società Expo i rapporti sono ottimi, abbiamo fatto un gran lavoro insieme e tutto si sta risolvendo" ha detto riferendosi a quella che ha chiamato "la bufera mediatica" creatasi.
Quanto agli altri adempimenti richiesti, come una segnaletica che indirizzi i visitatori nel Cluster dal Decumano, l'asse principale del sito espositivo, è ancora in corso. D'altro canto la scarsa visibilità denunciata dalla Regione Sicilia è un problema che riguarda tutte le aree periferiche dell'Expo.
L'obiettivo della Sicilia è quello di celebrare nel Cluster la dieta mediterranea, tutela dall'Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità. "Siamo grati a tutte le isole minori che stanno animando il palinsesto degli eventi" ha aggiunto Cartabellotta. Un riferimento all'attività del Cluster che, nonostante i problemi di avviamento, continua.