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Il Comitato UE per la salute delle piante ieri ha applicato la linea dura

Xylella, Bruxelles decide per il taglio degli ulivi del Salento

L'obiettivo era trovare una soluzione accettabile sia per l'Italia, che deve attuare concretamente le misure anti-Xylella, sia per gli altri Paesi dell'Unione europea più direttamente coinvolti, come la Francia. Ma, dopo essere rimasto incerto per tutto il giorno, l'esito è stato il peggiore tra quelli previsti.


(Foto Alice Ranieri).

Il Comitato UE per la salute delle piante ha adottato la linea dura e deciso per "rigide misure di eradicazione" (vedi rimozione e distruzione) delle piante infette, e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute.

Non solo, è prevista "la possibilità per l'Italia di applicare misure di contenimento nell'intera provincia di Lecce, dove l'eradicazione non è più attuabile". In questo caso, "viene mantenuto il requisito di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le piante circostanti nell'arco di 100 metri in una zona di 20 km adiacente le province di Brindisi e Taranto".

Anche la movimentazione e le importazioni nell'UE di piante note per poter essere suscettibili al batterio "saranno soggette a condizioni rigorose", con un veto specifico per l'import di piante di caffè provenienti da Honduras e Costarica, considerato l'elevato rischio di infezione.

Le nuove misure impongono agli Stati membri anche di notificare nuovi focolai, di effettuare indagini ufficiali e di delimitare rapidamente le zone colpite.

Secondo il Comitato per la salute delle piante "la mancanza di trattamenti efficaci per curare le piante, una volta infettate, l'ampia gamma di specie di piante note per essere sensibili" alla Xylella e "l'alta probabilità di diffusione all'interno della Unione europea fanno di questo batterio una gravissima minaccia per il settore agricolo comunitario".

Per diventare esecutiva a tutti gli effetti, la decisione del Comitato necessita ora di due passaggi: l'approvazione del nuovo documento di indirizzo da parte della Commissione europea e, in secondo luogo, la pubblicazione del Regolamento. Con tempistiche del tutto variabili.


(Foto Alice Ranieri).

Consiglio regionale rimandato
Intanto (prima di conoscere la decisione del Comitato) è stata annullata la riunione straordinaria e monotematica del Consiglio regionale della Puglia sulla Xylella, che era in calendario per oggi, 29 aprile e rimandata a martedì 5 maggio.

"Impegni ufficiali sopravvenuti - si legge in una nota della Regione - non consentono la partecipazione del Commissario nazionale Silletti alla seduta in un primo tempo convocata per oggi. Il governo regionale è inoltre impegnato nelle decisioni da assumere sulle misure che saranno adottate in sede comunitaria e che si annunciano particolarmente severe, puntando sull'eradicazione estesa alle piante di ulivo circostanti quelle affette dal batterio".

"Le decisioni in arrivo da Bruxelles - ha detto il presidente dell'assemblea regionale Onofrio Introna - richiederanno una pronta risposta della Giunta, che potrà anche prevedere un eventuale ricorso, qualora venisse confermata a Bruxelles la linea intransigente anticipata ufficiosamente".

Coldiretti Puglia: "Non siamo disposti a sacrificare alcun albero sano"

Secco 'no' del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alle misure anti-Xylella adottate ieri dal Comitato UE per la salute delle piante. "Deve passare il 'metodo' di testare le piante circostanti. Non possiamo accettare quanto disposto a livello comunitario ossia la rimozione e la distruzione delle piante infette e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute; oltre a essere inaccettabile in termini di distruzione del patrimonio olivicolo, con esemplari monumentali introvabili al mondo, è improponibile sul fronte dei costi economici e della tensione sociale. Non possiamo accettare nel modo più assoluto che venga violato il nostro territorio e ci aspettiamo che la Commissione Europea verifichi nei prossimi giorni l'applicabilità reale delle misure".

"E' un provvedimento che evidentemente non è stato condiviso – dice duro il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è stato calato d'alto, che non tiene conto dell'impossibilità oggettiva di alcuni provvedimenti e delle ricadute sugli olivicoltori. Prendiamo atto della decisione 'tardiva' di vietare l'importazione di piante di caffè e sottoporre a condizioni rigorose le importazioni all'interno dell'UE di piante specificate note per essere suscettibili di Xylella fastidiosa".