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"Afrucat (Spagna): "L'embargo russo e' stato compensato dall'incremento del 23% nell'export verso altre destinazioni"

Come riportato da Afrucat (l'associazione che riunisce tutti i produttori catalani), le prime stime del raccolto di drupacee in Catalogna, che rappresenta oltre un terzo della produzione spagnola, vedono una crescita della produzione per la stagione 2015, con 425.060 tonnellate. Ciò si deve principalmente all'incremento del 4% a Lleida (380.100 tonnellate previste) e alla crescita del 2% a Tarragona (36.000 tonnellate). Continua a diminuire la produzione a Barcellona (-2%) e Girona (-22%).



Per ora la stagione subirà un ritardo da 5 a 7 giorni rispetto all'anno scorso e tra 2 e 4 giorni rispetto al normale. Il programma di tutte le zone di produzione spagnole non mostra sovrapposizioni per l'inizio della stagione.

Per quanto riguarda la qualità della frutta, dovrebbero esserci calibri grandi, grazie alle operazioni di potatura e diradamento attuate da alcuni produttori.

Inoltre, anche se si sta rallentando con le nuove piantagioni, è ancora in corso una conversione varietale per sostituire le varietà di scarsa qualità con altre dal sapore migliore. Nel caso delle pesche piatte, per esempio, i produttori piantano varietà sempre migliori, che contribuiscono a evitare respingimenti del prodotto una volta a destinazione.

I volumi di produzione delle pesche piatte hanno superato quelli delle pesche tonde per la prima volta e ora rappresentano il 27% della produzione totale di pesche e nettarine della Catalogna.


Intanto è prevista un'inversione di rotta per le nettarine, con una conseguente stabilizzazione dei volumi di produzione grazie al successo delle ultime stagioni.

Per ora, l'impatto attuale della gelata registrata la mattina del 9 aprile 2015 a Lleida è ancora sconosciuto e sarà chiaro solo a fine aprile, quando si procederà con il diradamento.

Atteso calo di produzione in Italia
Manel ritiene che il 3% di incremento produttivo previsto non possa essere considerato un fatto negativo, dato che compenserebbe i volumi inferiori di pesche e nettarine dell'Italia che, come già accaduto per la Francia in passato, ora sta registrando una tendenza al ribasso.

L'embargo russo compensato con maggiore export in altri Paesi

Nonostante l'embargo russo introdotto nell'estate del 2014, i volumi di esportazione della Catalogna hanno registrato un record, con una crescita dell'1%, rimanendo in attivo per il secondo anno consecutivo davanti alle esportazioni dell'Italia, il principale produttore europeo di pesche e nettarine.
Secondo Manel Simon, direttore di Afrucat: "Il declino nelle esportazioni verso il mercato russo, che rappresenta una flessione di circa il 9%, è stato più che compensato dalla crescita del 23% in altri mercati tradizionali come Germania, Regno Unito, Europa dell'Est, Italia, Brasile e Nord Africa". Inoltre, il direttore ha dichiarato: "Gli esportatori catalani cercano di aumentare le spedizioni verso Sud America, Asia, Africa e Nord Africa".

Manel Simon ha concluso: "Abbiamo una buona posizione sul mercato, con una specializzazione in pesche piatte che ci ha portato a una posizione da leadership. Siamo praticamente la sola regione europea produttrice in grado di fornire volumi sufficienti a coprire la domanda dei consumatori".

Traduzione FrshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: