Sudafrica: volumi di mele in aumento del 25%
"Finora va tutto bene, i volumi di mele sono più abbondanti rispetto all'anno scorso ma in linea con il 2013. Inizialmente i frutti erano piccoli di calibro, ma ora sono a livelli normali", spiega Jacques du Preez di Hortgro.
Come si può vedere dalla tabella riportata qui sopra, le esportazioni di mele sono previste maggiori di circa 7 milioni di cartoni in più dell'anno scorso ma risultano un po' in discesa rispetto al 2013, mentre le pere sono in calo di poco più di un milione di cartoni rispetto al 2014.
Tre container di mele sono già in viaggio verso la Cina e ce ne sono altri 2-3 in partenza. "Le esportazioni stanno pian piano prendendo velocità, ma è difficile dire quanto bene andranno: bisognerà vedere come vengono accolte e che prezzi possono raggiungere".
In Cina andranno Royal Beauts, Granny ed eventualmente Fuji, che saranno vendute a prezzi premium perché la qualità è molto alta.
I volumi diretti in Europa saranno inferiori rispetto all'anno scorso, anche se du Preez ha dichiarato che il mercato europeo è andato meglio di quanto si fosse immaginato dopo l'embargo russo.
L'Africa tornerà ad avere un ruolo predominante, nonostante le vendite siano state sfavorite dai prezzi bassi del petrolio. L'anno scorso l'Africa ha scalzato il Regno Unito come prima destinazione per l'export sudafricano di mele, ma sembra che i due mercati torneranno a giocarsi la prima posizione quest'anno.
Per quanto riguarda le singole varietà, Golden e Granny vedranno i volumi incrementare di 2 milioni di cartoni ciascuna (rispettivamente 10 e 6,88 milioni di cartoni), mentre Gala salirà di uno a ben 6,5 milioni.
I volumi di pere sono risultati stabili nelle scorse settimane. Le stime riguardanti le due varietà principali, Packham e Forelle sono di rispettivamente 5,78 e 3,49 milioni di cartoni.
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