Peperoni: buco nelle forniture spagnole e gli olandesi ne approfittano
"Lì – continua il grossista - la produzione dell'Almeria è quasi al termine e quella della Murcia, costituita da peperoni lunghi e quadrati, è in ritardo ma prossima a partire, questione di giorni". La carenza di prodotto spagnolo ha spianato la strada alla produzione olandese; "anche se è presto per fare bilanci, la loro produzione è partita bene, con peperoni di buona qualità, un buon gambo e una lunga tenuta. In passato, in queste fasi iniziali della stagione, è capitato che i loro peperoni non fossero di qualità come quelli di quest'anno".
Visto il gap della Spagna, la domanda di peperoni olandesi è cresciuta molto e, continua Battisti, "la scorsa settimana i prezzi dei peperoni olandesi hanno visto una brusca corsa al rialzo dei prezzi. In partenza dai loro mercati si parlava di 2,40 euro al chilo per il rosso e dai 2,70 ai 2,90, anche 3 euro al chilo per il giallo; prezzi che sui mercati all'ingrosso nostrani subiscono un rincaro del 15%".
C'è però un risvolto della medaglia, perché l'impennata dei prezzi olandesi ha causato un effetto depressivo sulla domanda: si è freddata, e con lei anche la corsa al rialzo dei prezzi dei peperoni. "Questa settimana – chiude Battisti - i prezzi sono sì comunque più alti, ma pure più stabili. Questa settimana, in entrata si è fatto fatica a scendere sotto i 3 euro al chilo per il giallo e ieri le contrattazioni sono partite da 2,50, 2,60 euro al chilo, ma con la certezza che saliranno. Per il rosso stesso discorso, ma a 30 centesimi di euro in meno. Il prodotto spagnolo, vista anche la qualità inferiore rispetto all'olandese, spunta prezzi inferiori: in partenza dall'Almeria tra 1,50 e 1,70 euro al chilo tanto per il giallo quanto per il rosso".