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Italia all'undicesimo posto

Classifica mondiale delle principali economie nel 2030

Nel mondo, da qui a 15 anni, gli Stati Uniti saranno molto meno dominanti, mentre diversi mercati emergenti saranno messi in risalto; al contempo, alcune delle maggiori economie europee rimarranno dietro. L'Italia, ad esempio, finirà fuori dalla top-10 per un pelo (undicesimo posto). E' quanto rivelano le ultime proiezioni macroeconomiche relative al 2030 del dipartimento americano dell'agricoltura (USDA).

Gli Stati Uniti rimarranno a mala pena leader globali, con 24,8 trilioni (=mille miliardi) di dollari di produzione annuale. Nel grafico sotto, la barra grigia rappresenta il prodotto interno lordo di 16,8 trilioni di dollari previsto per il 2015, e la barra verde mostra l'aumento previsto da qui a 15 anni. Il paese, con una quota del 25% dell'economia mondiale nel 2006 e il 23% nel 2015, vedrà una flessione al 20%.


Fonte: USDA

Il Pil cinese crescerà di oltre due volte rispetto a oggi. L'India, ottava nel 2015, sorpasserà Brasile, Regno Unito, Francia, Germania e Giappone per accaparrarsi il terzo posto nella classifica mondiale. Il fondo monetario internazionale definisce l'India "il punto luminoso nel paesaggio globale." Il paese avrà la forza lavoro più grande del mondo entro i prossimi 15 anni.

Altre nazioni non saranno così fortunate, specie tra le economie sviluppate. Il Giappone, ruggente economia fino agli anni Novanta, ha già attraversato decenni di stagnazione e probabilmente continuerà a vedere una crescita minima nei prossimi 15 anni.

I Paesi con i più grandi progressi - come l'Uganda, che salirà di 18 posizioni classificandosi 91ma - sono concentrati in Africa, Asia e Medio Oriente.

Quella dell'USDA non è l'unica classifica sulla crescita economica globale, anche se offre il vantaggio di indicare le prospettive a lungo termine. I dati vanno comunque presi con la dovuta cautela.

Elaborazione FreshPlaza su fonte bloomberg.com