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Dati Ismea dal 23 al 29 marzo 2015

Vittoria: al ribasso le quotazioni di cetrioli, zucchine e melanzane in serra

In leggero ritardo rispetto allo scorso anno, è iniziata la campagna di commercializzazione degli asparagi e dei carciofi sulla piazza di Grosseto. Tra le primizie, si segnala una positiva evoluzione dei prezzi delle patate e delle carote novelle di origine siciliana, al contrario le quotazioni medie degli asparagi hanno ceduto posizioni per un aumento dei quantitativi offerti.

Mercati deboli anche per melanzane e zucchine in serra, a causa delle forti pressioni alla vendita dalla Spagna, mentre i peperoni mostrano un andamento migliore, con l'offerta spagnola assorbita dalla forte richiesta dei paesi dell'Est Europa.

Ortaggi a foglia:generale stabilità nel mercato delle insalate; in gran parte delle piazze le quotazioni non hanno evidenziato cambiamenti rispetto alla settimana precedente. Solo in Puglia i listini delle diverse tipologie di lattuga e delle indivie sono risultati in calo per una contrazione della domanda.

Prosegue l'andamento positivo dei prezzi dei radicchi scambiati a Verona, dove sta volgendo al termine la campagna di commercializzazione. Relativamente agli spinaci, quotazioni in lieve ripresa a Cesena grazie a una buona richiesta al consumo, listini in flessione per il prodotto napoletano.

Carote: nel ragusano, un aumento della richiesta da parte del mercato ha determinato un rialzo dei listini delle carote novelle; nessuna variazione di prezzo per il prodotto quotato a Fiumicino.

Asparagi: le temperature più elevate hanno favorito lo sviluppo dei turioni, con l'aumento dei quantitativi immessi nel circuito commerciale le quotazioni medie hanno registrato un fisiologico calo. In lieve ritardo rispetto allo scorso anno è iniziata la raccolta degli asparagi verdi a Grosseto.

Cavolfiori: nelle principali piazze di scambio le quotazioni dei cavolfiori hanno evidenziato dinamiche differenti. In Puglia un calo di interesse da parte della domanda verso un prodotto caratterizzato da un profilo qualitativo mediocre ha causato una flessione dei listini. Dinamiche diametralmente opposte nel salernitano, dove un aumento della richiesta, unitamente a un'offerta in progressiva diminuzione, ha provocato un rialzo dei prezzi. Quotazioni stabili nei restanti areali di coltivazione del centro-sud.

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Carciofi:la quarta settimana di marzo ha segnato l'inizio della campagna di commercializzazione del carciofo terom sulla piazza di Grosseto. Nei mercati già monitorati le uniche variazioni hanno riguardato: i listini dello spinoso sardo scambiato a Sassari e del romanesco laziale, risultati in calo per un incremento dell'offerta; la lieve flessione dei prezzi del tipo catanese quotato ad Agrigento e Catania, da imputare alla presenza di capolini di pezzatura ridotta e rovinati dal maltempo.

Finocchi:rilevazione senza sostanziali variazioni nel mercato dei finocchi; nella maggior parte delle piazze monitorate le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi stabili. Solamente il prodotto di provenienza pugliese è stato interessato da un leggero calo dei listini, da ascrivere a una debole intonazione della domanda e ad una qualità merceologica non sempre ottimale.

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Ortive a frutto in serra: sulla piazza di Vittoria, i listini delle diverse ortive monitorate hanno mostrato dei trend diversi. Nel dettaglio, le quotazioni di cetrioli, zucchine e melanzane hanno registrato un'ulteriore flessione a causa di una domanda debole e per la notevole presenza sul mercato di prodotto importato.

Andamento opposto per i prezzi dei peperoni, che hanno beneficiato della minore pressione concorrenziale della merce spagnola, in gran parte assorbita dalla crescente domanda dall'Europa dell'est. Listini stabili per pomodori e fagiolini. A Latina quotazioni in calo per le zucchine romanesche e scure, prezzi confermati per i cetrioli.
Data di pubblicazione: