Una di queste soluzioni è una serra multifunzionale dove i produttori possono coltivare cibo e raccogliere acqua. In pratica si tratta di una semplice struttura in legno avvolta da una tenda che protegge le piantine dal calore eccessivo del giorno e favorisce la ventilazione naturale grazie all'escursione termica che si crea tra la parte alta e quella bassa della struttura piramidale.
La serra può essere anche definita come un "raccoglitore di rugiada": all'interno, l'aria calda viene intrappolata, quindi la temperatura nella serra continua a salire per tutto il giorno; quando nelle ore notturne la temperatura scende, l'agricoltore tramite una corda apre la parte superiore della serra lasciandola raffreddare. Il vapore acqueo condensa formando delle goccioline sulla superficie di una sorta di imbuto sviluppato appositamente e collegato a un serbatoio.
Oltre a creare l'ambiente migliore alla crescita delle piante, si massimizza così la raccolta di acqua potabile destinata al consumo e all'irrigazione.
Costruita con materiali economici e locali, la serra consente di raccogliere 200 litri al giorno durante la stagione secca e, addirittura, 700 litri durante la stagione umida.
Questo ecosistema è un supporto concreto per i coltivatori africani che negli altipiani etiopi combattono con la siccità, sempre più frequente.
A questo proposito, Roots up organizza dei workshop, che si focalizzano sulla conservazione del suolo e delle risorse idriche - fonti promettenti di reddito - e rappresentano un'opportunità per far fronte ai problemi legati alla sicurezza alimentare.
Per maggiori informazioni: www.roots-up.org