Il Dollaro forte influenza forniture e prezzi della frutta d'oltremare in Europa
Influenza del Dollaro
"Non è facile visto che si tratta di uva, mango, pere e pompelmi. In realtà si tratta di prodotti che vengono pagati in dollari statunitensi. In un solo anno il Dollaro è cresciuto del 30% e ha avuto un enorme impatto sul nostro mercato, che già registrava prezzi instabili. Gli Stati Uniti non hanno voluto rivedere i prezzi: con il mercato interno vivace, non è importante esportare in Europa".
Lime messicani
Geens ha dichiarato che è ottimista riguardo i lime provenienti dal Messico. "L'anno scorso i messicani hanno esportato i lime in America e in Europa. Per via del tasso di cambio erano anche disposti a impegnarsi con l'Europa. Quest'anno il prezzo è quasi lo stesso ma, dato che in America ottengono tassi molto più alti, non sono più interessati a inviare in Europa. Tanto che, invece di 40 container, ne inviano solo alcuni ogni settimana. Il resto è diretto negli States. Ora l'Europa dovrà convincere il Messico a inviare più volumi".
Pompelmi
I pompelmi della Florida continuano ad andare bene da Jonckheere. "Li abbiamo in assortimento fino a metà maggio. I prezzi sono aumentati in modo esponenziale a causa del Dollaro forte. All'inizio di gennaio registravamo ancora 16,50 euro per un cartone da 15 kg mentre ora riusciamo ad arrivare tranquillamente ai 20. Nonostante i prezzi elevati, però, i clienti sono disposti a pagare per averli. Anche perché non ci sono alternative ai pompelmi della Florida".
Sviluppo
Cédric nota un declino nei volumi di frutta provenienti da diversi Paesi. "Per molti l'Europa è un mercato difficile e non vedono ragioni per continuare a inviare grandi quantitativi. E' chiaro che, se l'Europa in futuro vorrà avere frutta a sufficienza, dovrà pagare di più".
Tra poco comincerà nuovamente la stagione europea e allora il problema del Dollaro forte sarà il male minore. "Molti fornitori da Spagna e Francia si sono fermati. Per loro l'anno scorso è stato difficile a causa dei prezzi bassi". Così, dunque, la situazione è controversa. "In questo momento in Europa i prezzi sono difficili in Europa e si vuole pagare meno per gli alimenti. Questo mentre il resto delle economie mondiali - in particolare quelle di USA, America Latina, Cina e India - sono in grado di influenzarci. In queste nazioni il potere d'acquisto aumenta drammaticamente mentre in Europa è regredito con l'arrivo dell'Euro e la scomparsa di qualunque valuta nazionale. Quindi, ripeto, arriverà il momento in cui l'Europa dovrà essere pronta a pagare di più".
Per maggiori informazioni:
W. Jonckheere SPRL
Werkhuizenkaai 112
1000 Bruxelles - Belgio
Tel.: +32 22426103
Fax: +32 22451079
Stefan Andriani
Email: stefan@wjonckheere.be
Cedric Geens
Email: cgeens@wjonckheere.be
Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.