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Carciofo: salute e benessere in mille foglie

Nella zona mediterranea, il carciofo è uno degli alimenti più apprezzati fin dall'antichità per le sue sostanze amare, come la cinarina, in grado di favorire la digestione, ma soprattutto di agevolare la formazione della bile e la rimozione di tossine a livello epatico. Aiutare il lavoro del fegato e i processi di detossificazione epatica sono considerate azioni fondamentali, in ottica anti-aging e preventiva, per smaltire le tossine.

Nel processare le tossine, il fegato produce delle sostanze intermedie instabili e potenzialmente dannose. La silimarina del carciofo aiuta proprio a tamponare i possibili danni a livello epatico. Ma i benefici di questa pianta non finiscono qui: amica del cuore grazie alla grande presenza di fibra, contribuisce a ridurre il colesterolo cattivo, aiuta a regolare anche la glicemia e favorisce la motilità intestinale.



Anche l'azione contro il cancro è stata riconosciuta dalla letteratura scientifica grazie al contenuto in acido folico, una vitamina che regola l'attività di molti enzimi responsabili della riparazione dei danni a livello del DNA, unito alla presenza di sostanze che inibiscono la proliferazione cellulare.

Le proprietà dei carciofi si estendono anche alle ossa. Quando si pensa alla prevenzione dell'osteoporosi, ci si concentra quasi sempre su vitamina D e calcio, senza dubbio importanti ma non capaci di garantire da soli una efficace prevenzione della decalcificazione. Infatti, per permettere che il calcio si depositi nelle ossa serve anche la vitamina K1, di cui i carciofi sono ricchi. Alcuni studi, inoltre, indicano che la vitamina K abbia degli effetti protettivi a livello delle cellule cerebrali.

Una panacea per tutti? Non è esatto: chi soffre di calcoli della cistifellea non deve eccedere nell'usare i carciofi perché possono stimolare la produzione di bile e le contrazioni della cistifellea.
Data di pubblicazione: