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Il mercato delle private label in Russia

Attualmente, secondo le valutazioni di Nielsen, la quota delle marche private sul mercato russo è di circa il 6%, cioè ammonta approssimativamente a 950 miliardi di rubli (oltre 16 miliardi di dollari). La percentuale delle private label nell'assortimento e negli incassi dei retailer è però decisamente inferiore rispetto alla maggior parte dei Paesi industrializzati del mondo. Mentre l'indice medio mondiale è del 23% circa, per i Paesi industrializzati la quota delle private label si aggira attorno al 30%.

Nei prossimi 5 anni le maggiori catene di retail continueranno a prestare particolare attenzione allo sviluppo delle private label e cercheranno di incrementare la quota di esse nel totale delle vendite. Nei prossimi 2-3 anni i tassi di crescita saranno del 20-30%, ma comunque la quota dei prodotti PL in Russia rimarrà notevolmente più bassa rispetto alle cifre del resto dell'Europa e difficilmente raggiungerà il 10% del mercato totale.

In sostanza il fatturato delle private label presenti nel mercato russo è prodotto da non più di 20 catene. I dati di RBC.research dimostrano che nel 2014 i dieci principali dettaglianti russi hanno prodotto più del 21% del fatturato del commercio al dettaglio dei generi alimentari. Nella prospettiva a medio termine il commercio al minuto continua a consolidarsi, portando l'aumento della percentuali indicata superiore al 24,4% nel 2016 e al 27% nel 2017.

La quota delle private label (%) negli incassi e il fatturato PL delle 5 più importanti reti FMCG nel 2014 è la seguente:
  1. X5 Retail Group (14,11% e 75,4 miliardi di rubli)
  2. Magnit (11,2% e 64,9 miliardi di rubli)
  3. Auchan (circa 18% e 48,2 miliardi di rubli)
  4. Dixy (10,5% e 24,1 miliardi di rubli)
  5. Metro (11,2% e 20,5 miliardi di rubli)
Fonte: ICE MOSCA
Data di pubblicazione: