La tecnica dell'irrigazione a goccia in pataticoltura porta risultati in tutto il mondo
Infatti, i problemi di lisciviazione dei nutrienti nel suolo, evidenziati in molte aree, sono stati gestiti al meglio dalle aziende che hanno utilizzato la goccia, anche con la fertirrigazione. Pur nell'innegabile problematicità del contesto, pertanto, è possibile affermare che la campagna sia stata positiva per quanto riguarda l'espansione e l'applicazione dell'irrigazione a goccia nella pataticoltura italiana.
Netafim applica questa tecnica da anni e con grande successo ovunque nel mondo la produzione di patate contribuisca a sostenere la popolazione come risorsa alimentare primaria. E' questo il caso di Paesi come l'India. Nello Stato del Gujarat, ad esempio, è stato possibile portare da 27 a 48 tonnellate per ettaro la resa di varietà locali con ciclo di 100 giorni.
Altre esperienze simili arrivano dalla Cina, dove la gestione a goccia in subirrigazione confrontata con il pivot ha portato a incrementi produttivi del 20%. Spostandoci in Turchia, su campi sperimentali di 400 ettari irrigati a goccia sono stati registrati incrementi medi del 20% nella resa di varietà con ciclo 150 giorni, nonché risparmi idrici del 30% rispetto all'aspersione. Dal Messico, e più precisamente dallo Stato di Chihuahua arrivano altri risultati interessanti. Su 500 ettari impiantati a varietà da 150 giorni di ciclo produttivo, infatti, sono state raggiunte produzioni di 60 ton/ha.
In Europa, le nazioni guida Francia, Germania e Spagna vantano risultati anche superiori, legati anche alla forte meccanizzazione della coltivazione. La produzione in Francia ha toccato incrementi a goccia del 30%, mentre in Germania sono stati registrati picchi produttivi di 70 tonnellate per ettaro. Dal canto suo, la Spagna, con medesime rese e incrementi, ha fatto segnare anche importanti risparmi idrici, attestati al 35%. La gestione della pratica irrigua nella coltura della patata è perciò orientata alla ricerca del giusto equilibrio tra una serie di fattori: incrementi produttivi, miglioramento della qualità del prodotto, economicità dell'intervento irriguo, tutela delle risorse idriche e delle caratteristiche qualitative necessarie al consumo fresco o alla trasformazione industriale del tubero.
L'irrigazione a goccia produce gli effetti qualitativi più evidenti durante l'ingrossamento del tubero, nella fase che potremmo definire di massimo sviluppo. L'irrigazione è, a tutti gli effetti, un fattore chiave della gestione agronomica della coltura da tubero.
I prodotti consigliati da Netafim per l'irrigazione a goccia della patata sono le ali gocciolanti DripNet AS, Python e Streamline posizionati sul colmo e affiancati alla pianta e talvolta rincalzati alla sarchiatura. Le distanze tra i gocciolatori variano in accordo alle caratteristiche del terreno tra 50 e 30 cm. Le portate vanno da 0,6 a 1 litro/ora.
Le esperienze condotte in questi anni da Netafim in Italia mostrano che, regolando la crescita con il supporto della fertirrigazione per le varietà da consumo fresco, le rese per ettaro sono superiori a 52 tonnellate per ettaro con standard qualitativi altissimi. Il bacino di diffusione italiano è quello attorno a Bologna e si propone come areale eletto sia per la qualità delle produzioni che per l'alto livello tecnico delle aziende produttrici che Netafim supporta e consiglia grazie ai propri tecnici sul territorio e al servizio agronomico sempre più presente.
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