Le banane francesi sono piu' sostenibili delle altre?
Per mantenere il passo con il trend del "patriottismo economico", da ottobre il settore francese ha deciso di applicare su alcuni frutti un'etichetta bianca rossa e blu insieme all'adesivo "banana di Guadalupa e Martinica" per indicarne l'origine.
Operazione che peraltro dovrebbe permettere l'assunzione di 160 dipendenti al porto di Dunkerque. I produttori francesi sono infatti desiderosi di differenziarsi da Chiquita e da altri bananicoltori africani o sudamericani.
Valutando il loro utilizzo di fitofarmaci estremamente alto, nell'arco di 5 anni sono riusciti a dimezzarlo: hanno quindi abbandonato la monocoltura optando per le rotazioni colturali e favorito l'habitat naturale di alcuni organismi. Sulle banane francesi non viene distribuito alcun insetticida e anche l'uso di diserbanti è stato ridotto drasticamente. Secondo i dati forniti dai produttori, nelle Antille francesi sono utilizzati 6 kg di erbicidi per ettaro l'anno mentre Belize e Costarica ne utilizzano 70 kg a parità di superficie e intervallo temporale.
Visto che le banane sono prodotte perlopiù in zone umide e tropicali, risultano vulnerabili agli attacchi fungini. La recrudescenza della malattia di Panama, ad esempio, sta minacciando la produzione mondiale. Per il momento la fitopatia non ha oltrepassato l'Atlantico e resta in Medio Oriente e Africa, anche se la FAO ha emesso un allarme lo scorso aprile.
Ma oggi è la Sigatoka Nera a turbare la produzione nelle Antille. Questa fitopatia richiede una decina di trattamenti l'anno e gli agricoltori rimuovono anche le foglie colpite in modo da ridurre i rischi di trasmissione. Jean-Michel Risede, un ricercatore di CIRAD, il Centro di ricerca agricola per le nazioni in via di sviluppo, ha dichiarato che in Sud America si applicano sistematicamente 1-2 trattamenti a settimana, tra le 40 e le 90 volte all'anno".
Forti del loro sviluppo, i produttori stanno avviando il loro secondo progetto per una bananicoltura sostenibile e individuare così nuove varietà resistenti alle fitopatie. Si tratta di una ricerca importante in un momento in cui viene coltivata una sola varietà - la Cavendish - su almeno metà delle piantagioni di banane al mondo. Questa mancanza di biodiversità costituirebbe una minaccia enorme se una fitopatia dovesse colpire tutte le zone di produzione, rischio che oggi appunto si corre con la Malattia di Panama.
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