Regno Unito: vola il consumo di mele
"Quanto accadde nel 2013 fu dovuto al forte ritardo della stagione inglese, in quanto il meteo durante l'estate non era stato buono - ha spiegato Barlow - Il ritardo di quasi quattro settimane rispetto all'anno precedente ha poi determinato un calo delle vendite fino a gennaio".
Secondo Barlow, l'incremento del consumo di mele è dovuto in parte alle 250.000 sterline che il settore ha investito proprio da gennaio in campagne di pubblicità e promozione dei frutti inglesi. "Abbiamo iniziato solo cinque settimane fa, ma i risultati sono già incoraggianti".
"E' interessante che le vendite siano aumentate del 24% rispetto a dodici mesi fa. Ovviamente ciò in parte è dovuto al ricambio delle importazioni, quindi non possiamo aspettarci che anche i consumi siano aumentati allo stesso modo. Se procediamo di questo passo, le mele Cox saranno terminate entro metà marzo, ossia incredibilmente presto".
Rispetto alle altre varietà, comunque, i volumi raccolti di Cox erano minori rispetto agli anni precedenti, a causa della ridotta domanda per questa varietà. E' invece la Gala a segnare una maggiore produzione, con vendite incrementate del 40% rispetto allo scorso anno.
"Anche se ci sono state delle promozioni, credo che tale aumento sia dovuto al fatto che i retailer britannici hanno preferito le Gala inglesi a quelle importate. Ci aspettiamo risultati ancora migliori l'anno prossimo se il raccolto sarà buono. Sembra un annata positiva anche per la mela Braeburn, ma non siamo ancora a metà campagna. Le Bramley hanno recuperato bene dopo due anni, quest'anno le vendite sono aumentate del 30%".
Alcune delle nuove varietà si sono comportate davvero bene, come Rubens, Jazz, Kanzi, Cameo, Junami e, in quantità minori, Crimson Crisp ed Envy.
L'anno scorso c'è stata molta pressione sulle importazioni dovuta all'embargo russo, che ha portato a un surplus di prodotto in Europa, situazione peggiorata anche dal fatto che il raccolto è stato abbondante.
"Noi siamo stati fortunati. I supermercati in genere hanno capito la situazione e hanno pagato di più per il prodotto nazionale che non per quello importato, proteggendoci dagli effetti peggiori".
Per le mele inglese si sono anche aperti nuovi mercati in Vietnam, Singapore e Malesia.
"Penso che questo trend continuerà - ha concluso Barlow - e noi dobbiamo evitare di saturare il mercato. Aiuta molto il fatto che la qualità del prodotto inglese sia riconosciuta in molti Paesi. Per trovare nuove opportunità abbiamo collaborato con DEFRA e UKTI. E' presto per dirlo, ma vederemo un continuo aumento dell'export".
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Adrian Barlow
English Apples and Pears
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