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Umore negativo anche per la nuova campagna di produzione

Europa: periodo nero per il settore dell'aglio

Periodo molto cupo per il settore aglio, con un mercato poco reattivo e vendite di merce che risale addirittura alla campagna di produzione 2013, immessa in commercio a prezzi molto bassi. "Siamo in prossimità dell'inizio della nuova campagna di produzione in Europa, ma le prospettive non sono realisticamente buone" dichiara a FreshPlaza Antonio Tuccillo, amministratore della Agrimpex Farming, azienda specializzata nella distribuzione di aglio sul mercato italiano.

"Ci sono alcuni fattori che andranno a influenzare un già difficile mercato - spiega Antonio - Le giacenze di merce di origine spagnola degli scorsi anni sono tuttora sostanziose e tutto lascia prevedere che, nonostante il tentativo di smaltirle, all'arrivo delle nuove produzioni saranno ancora presenti notevoli stock di aglio delle precedenti campagne. Inoltre, le aree di produzione investite in questa coltura non sono state significativamente ridotte come sarebbe stato auspicabile e, quindi, ci ritroveremo nuovamente con una produzione in eccesso in tutta Europa".



Il maggior produttore in UE è tuttora la Spagna, che nonostante gli sforzi commerciali, con un notevole incremento dell'export verso Paesi non comunitari, non è riuscita a gestire il rapporto tra i quantitativi da produrre e quelli realmente richiesti dal mercato. A detta dell'amministratore aziendale, attualmente si registra una disparità di prezzi dovuta alla minore disponibilità di aglio di calibro più piccolo rispetto all'enorme disponibilità di prodotto di calibro grosso. Il pricing va quindi nettamente a favore del prodotto di calibro inferiore.
 
"Avremmo dovuto necessariamente ridurre i volumi di aglio al momento della semina - ribadisce Antonio - ma questo purtroppo non è avvenuto e ora non ci resta che augurarci che almeno le future produzioni siano di buona qualità, che il clima favorisca la stagionatura e che i costi di produzione rimangano contenuti".



Nell'ultimo anno, inoltre, non si è registrata alcuna influenza da parte degli altri Paesi tradizionalmente produttori di aglio. "Con prezzi elevati, il Sud America è riuscito a provvedere ai fabbisogni dell'area effettuando un export mirato verso gli Stati Uniti, mentre ha inviato in Europa solo piccoli quantitativi. La richiesta di aglio cinese si è ridimensionata sempre di più in Europa e, in taluni periodi dell'attuale campagna, addirittura i prezzi sono stati più elevati rispetto a quelli della produzione europea".
 
Infine, la produzione egiziana di aglio fresco è alle porte con prezzi più alti rispetto a quelli presenti sui mercati italiani, ma con un ritardo nelle spedizioni dovuto al clima freddo registrato negli ultimi dieci giorni.

Contatti:
Antonio Tuccillo
Agrimpex Farming Srl
S.P. Caivano - Cancello
Contrada Sannereto
80011 Acerra (Napoli)
Tel.: (+39) 081 3195185
Fax.: (+39) 081 5207510
Cell.: (+39) 335 7746265
Email1: import@agrimpexfarming.it
Email2: agrimpexfarming@pec.it
Web: www.agrimpexfarming.it