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Regno Unito: tensioni nella filiera delle patate

Il presidente del Potato Council, Fiona Fell, ha dichiarato: "I nostri coltivatori di patate sono in seria difficoltà, a causa di due stagioni di eccessiva fornitura".

Dodici mesi fa, il "Rapporto sulle Dinamiche di Mercato" del Potato Council ha messo in evidenza che il volume delle vendite al dettaglio nel 2013 è diminuito dell'8% anno-su-anno (equivalente a 133.000 tonnellate di patate in meno!). Tuttavia, nel 2014 sono stati piantati di nuovo oltre 121.000 ettari, cifra molto simile a quella dell'anno precedente.



"Una stagione di coltivazione favorevole nel 2014 è risultata in un raccolto di 5,7 milioni di tonnellate, vale a dire un +3% rispetto alla stagione precedente - ha aggiunto Fell - A novembre, le stime relative alle scorte inglesi di patate era di 2 cartoni/ettaro più alta di un anno prima (200.000 tonnellate)".

La Gran Bretagna non può più far fronte a un simile livello di produzione. "L'industria ha avuto successo nella riduzione degli sprechi nella catena di fornitura; a ciò si è aggiunto un crollo nel consumo di patate fresche. Questi risultati devono costituire necessariamente il nuovo livello di base per la produzione, e stiamo parlando di un livello ben inferiore rispetto a quello al quale eravamo abituati".

Le nostre abbondanti scorte di merce sono state sottoposte a ulteriore pressione dal raccolto dell'Europa nord-occidentale pari a 28 milioni di tonnellate, cioè 4 milioni di tonnellate al di sopra della media quinquennale. Fell ha aggiunto: "Il risultato è estremamente scomodo per noi e molto impegnativo per la nostra base di coltivatori".

I prezzi franco produttore, sia a livello nazionale che all'estero sono stati deboli, riflettendo la situazione dell'eccesso di fornitura. Il prezzo settimanale sul mercato libero della Gran Bretagna è crollato a un nuovo minimo stagionale nel fine settimana del 16 gennaio 2015, toccando le 77,43 sterline (circa 105 euro) alla tonnellata rispetto alle 152,09 sterline alla tonnellata (circa 206,30 euro) alla stessa data della stagione precedente. Si tratta del punto più basso raggiunto dall'autunno del 2009 e il più basso per il periodo dell'anno dalla stagione 2002/03.

La volatilità proseguirà e i contratti di fornitura sono un importante mezzo di gestione del rischio. "E' di primaria importanza che i coltivatori lavorino per costruire delle relazioni solide con i loro acquirenti, che si basino su fiducia e trasparenza - ha constatato Fell - Sebbene ci siano stati dei progressi con catene di fornitura più brevi e termini più lunghi, i contratti funzionano solo quando entrambe le parti ne onorano i termini".

"Incoraggiamo i coltivatori che hanno registrato delle violazioni dei contratti durante questa stagione a contattare la loro unione agricola di riferimento (NFU, NFU Scotland, NFU Cymru) per avere consigli e assistenza legale nella gestione delle dispute".

Stagione 2015/16
Relativamente alla stagione 2015/16, Fell ha dichiarato "Coltivate quello che vi viene richiesto dal mercato; cioè solo quello che siete sicuri di vendere".

Consumo
I cambiamenti nei consumi hanno influenzato tutte le nazioni sviluppate. Francia, Germania e Spagna hanno tutte riportato pubblicamente un declino nei consumi di patate fresche.

I volumi di consumo del retail inglese hanno cominciato a stabilizzarsi, con un incremento del 2% (anno-su-anno, rispetto all'ultimo trimestre con fine il 4 gennaio scorso) per il totale dei volumi di vendita al dettaglio dei prodotti freschi, ma registrano comunque un -2% per le 52 settimane se confrontati con l'anno scorso.

Per maggiori informazioni: www.potato.org.uk

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: