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Il 5 marzo 2015 a S. Michele all'Adige (TN)

Un convegno e un workshop tecnico per raccontare tutti i risultati di Ager Melo

Dopo quattro anni di, è il caso di dirlo, fruttuosa attività, il progetto AGER Melo, Qualità e Salute giunge al termine e celebra questo traguardo con un duplice evento, organizzato il 5 marzo 2015 a S. Michele all'Adige, in provincia di Trento: un convegno e un workshop tecnico per fare il punto su tutti i risultati raggiunti.



Gli aspetti salutistici legati al consumo della mela saranno il focus del convegno del mattino, mentre il workshop del pomeriggio si concentrerà sugli aspetti tecnici relativi alla genomica, al miglioramento genetico e alle tecniche colturali, pre- e post-raccolta che contribuiscono al raggiungimento della massima qualità del prodotto.

Ideato e realizzato da una task force di ricercatori di quattro Università (Bologna, Milano, Padova, Udine) e due istituti di ricerca (CReSO e FEM), il progetto ha affrontato alcune tra le tematiche di maggior interesse legate alla coltura del melo, utilizzando approcci e metodologie allo stato dell'arte scientifico.
 
A fronte di un budget complessivo di 4,3 milioni di euro, il finanziamento AGER ha contribuito con 3 milioni di euro, erogati da 13 Fondazioni bancarie, che hanno permesso di estendere e completare ricerche commissionate da altri finanziatori, prima fra tutti l'Unione europea, grazie a sinergie scientifiche di altissimo rilievo internazionale. Ma, come per altre filiere produttive, il Progetto AGER ha soprattutto inteso facilitare il trasferimento tecnologico al mondo produttivo di molte innovazioni derivanti dalla ricerca.



Durante il convegno conclusivo, la mattina del 5 marzo presso la Cantina Storica Rotari di Mezzocorona (TN), si affronteranno tematiche relative agli effetti salutistici derivanti dal consumo di frutta, e i legami tra la qualità della frutta e il suo consumo su protezione da malattie cardiovascolari, insorgenza di tumori e intolleranze legate all'allergenicità di questo frutto. Il Progetto ha dedicato una notevole attenzione a questi aspetti, che sono stati studiati in particolare nell'ambito del Work Package 5, intitolato "Qualità e Salute", coordinato da Fulvio Mattivi della Fondazione Edmund Mach, con la collaborazione delle Università di Padova e di Bologna.

Al convegno, cui parteciperanno anche esperti dell'Università di Trento, della Lega Italiana Lotta ai Tumori e APSS-Trento, sono invitati tutti gli operatori interessati a vario titolo agli aspetti salutistici del consumo di frutta (vedi programma allegato).

Nel pomeriggio, presso il Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, Fondazione E. Mach di San Michele all’Adige, avrà invece luogo un Workshop tecnico dedicato ad aspetti di genomica, breeding e tecniche colturali avanzate in pre- e post-raccolta per l'ottenimento della massima qualità del prodotto. Saranno affrontate le conoscenze sui marcatori molecolari che permettono una selezione precoce, abbreviando i tempi e abbattendo i costi per la selezione di individui che riuniscono in sé resistenze multiple e non superabili dai patogeni (a partire da quella alla ticchiolatura) con caratteristiche agronomiche desiderabili come la capacità di “autoregolazione” del carico produttivo (self thinning) per semplificare la gestione agronomica del frutteto.

Infine, saranno trattati i principali fattori che determinano la qualità organolettica in pre- e post-raccolta: diradamento meccanico, copertura integrale anti-insetti, monitoraggio e gestione in tempo reale del processo di crescita del frutto in pianta, sistemi esperti di gestione dell’intero processo produttivo, la determinazione non distruttiva della suscettibilità dei frutti al riscaldo al termine della conservazione (vedi programma allegato).

Per partecipare ai lavori, è necessario iscriversi anticipatamente accedendo al modulo online e compilare il form.