"Gualtiero Rivoira (Kiwi Uno): "La concorrenza greca ha determinato gli alti e bassi della campagna del kiwi"

"Visto il momento difficile direi che, in merito alla situazione del kiwi, possiamo dirci moderatamente soddisfatti. Siamo partiti con prezzi alti e un mercato rimasto attivo fino a metà dicembre; poi, l'embargo russo e il conseguente riposizionamento della Grecia su nuove destinazioni (in particolare, Egitto e Spagna) - in competizione serrata con l'Italia - ne hanno contaminato la fluidità iniziale". Così riferisce a FreshPlaza Gualtiero Rivoira, manager della piemontese Kiwi Uno Spa di Verzuolo (CN), la divisione del gruppo Rivoira dedicata alla lavorazione e alla commercializzazione di kiwi e frutta estiva, che rientra nella compagine sociale del Consorzio Kiwifruit of Italy, costituito nel 2012 da alcuni dei più importanti attori del comparto.

Il manager prosegue: "Da metà gennaio 2015, pare essersi risvegliata una certa carica commerciale, nuovamente determinata dalla Grecia, che dispone ora di minori quantità di prodotto. Ciò ha riaperto vie commerciali prima letteralmente intasate: tuttavia, la vera difficoltà, oggi, è proprio fare previsioni che vadano oltre i due giorni di arco temporale!".

Navigare a vista, dunque, in attesa del termine della stagione, previsto a maggio, come sottolinea Rivoira: "Al momento, siamo al 40% di commercializzazione del prodotto, quindi un buon trend, nonostante i fattori congiunturali citati. Incide favorevolmente la crescente capacità di frigoconservazione interna, che oggi raggiunge le 15mila tonnellate. A questo va a sommarsi un evento determinante: l'indebolimento dell'Euro sul Dollaro, una vera e propria benedizione per l'export, ma una zavorra per l'import (che la nostra azienda concentra su pesche, nettarine, pere, uva, susine, ciliegie e melograno), determinando un differenziale di cambio addirittura del 15% rispetto alla stagione passata!".

"Tornando al kiwi italiano – prosegue - parlerei di quella che si preannuncia come una buona annata, sia dal punto di vista organolettico, sia della pezzatura, a patto che la conservazione confermi l'ottimo livello attuale. Questo ha sicuramente stimolato un riavvicinamento al prodotto in termini di fiducia da Latina al Sud Italia, dove si è ripreso a piantare qualcosa; il Nord, invece (il Piemonte in particolare) vive ancora l'incertezza della convivenza con il batterio PSA, soprattutto per la maggiore vulnerabilità dell'area per via del clima più freddo e umido: ma la situazione si conferma sotto pieno controllo."

E conclude: "Commercialmente, definirei interessante il flusso verso l'Australia, mentre l'andamento commerciale si conferma discreto verso Cina e Brasile (in quest'ultimo caso, con qualche difficoltà di prezzo maggiore e un trend meno brillante). La parola d'ordine per quest'anno volerà con noi a Berlino ed è: "Avanti, sempre, ma con le antenne dritte, soprattutto in materia di ricerca e miglioramento varietale."

I responsabili aziendali vi aspettano a Fruit Logistica 2015, in Hall 2.2, Stand B-01

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