Simone Bernardi.
Dalle parole del presidente della storica OP piemontese, è principalmente il comparto delle drupacee a segnare uno stallo sul mercato, a causa del ribasso dei prezzi ben al di sotto dei costi di produzione, senza contare l'andamento meteo in totale contro-stagione. "Ciononostante – prosegue Bernardi - nel corso dell'estate abbiamo ritirato complessivamente 8.500 tonnellate di prodotto (drupacee), gestito in modo ottimale grazie sia alla velocità di lavorazione, sia al parco clienti che abbiamo consolidato negli ultimi anni".
"La forbice del prezzo non ha tuttavia permesso di diversificare il livello premium da quello medio, obiettivo che resta tra i prioritari di questa prossima annata, in cui vorremmo indirizzare una parte della produzione (almeno 10%) verso mercati di nicchia, in cassette con brandizzazione d'élite. Per quanto riguarda il capitolo drupacee 2014, solo le ciliegie hanno fatto davvero la differenza, quindi restano sicuramente un prodotto di punta anche per la prossima stagione."
Commercialmente, pire la produzione del sottobosco ha purtroppo rasentato il limite dei costi di produzione, come spiega Bernardi: "Le bizze climatiche hanno complicato la situazione di mercato; ma vogliamo considerare il 2014 come un'annata d'eccezione, pertanto l'esito non brillante dei piccoli frutti non affievolisce l'interesse della nostra cooperativa verso questa categoria e in primis verso i mirtilli, che si confermano come l'oro blu delle nostre vallate. Infatti, per il 2015, prevediamo un incremento del 10% sulla massa totale di prodotto (oggi 330 ton commercializzate), il che comporterà una riorganizzazione interna nella gestione del prodotto in conferimento, ottimizzando soprattutto la fase delle campionature di selezione".
Spiragli di ripresa, invece - soprattutto in termini di volume (ad ora, 7.000 ton) - per il kiwi, partito con una stagione decisamente positiva, con una resa migliore del 30% rispetto alle aspettative, a riprova del raggiunto grado di un'ottima convivenza con la batteriosi: "L'accordo di riferimento con Zespri, oltre a pochi altri player ai quali ci rivolgiamo – prosegue il presidente - ha sicuramente impresso una forte spinta all'ultima campagna, ancora in corso; questo, soprattutto in termini di innovazione, grazie all'incubatoio varietale in cui stiamo testando per il primo anno una nuova cultivar su dieci ettari. Andrà quindi in produzione nella prossima stagione".
Per quanto riguarda la mela rossa Cuneo IGP, Bernardi sottolinea: "Parliamo di un riconoscimento, quello dell'Indicazione geografica protetta, che – commercialmente parlando – ha avuto una sola annata effettiva di banco di prova, pur sostenuta da un'azione di marketing che ha interessato il nostro territorio (vedasi l'iniziativa melAPPunto – clicca qui per scaricare l'App della Mela Rossa Cuneo IGP)". Le iniziative future, però, non mancano: ad esempio l'ulteriore collaborazione tra la mela rossa e il il FAI-Fondo Ambiente Italiano per il progetto "Fructus" (cfr. FreshPlaza del 10/12/2013). "Lo scorso dicembre 2014 - ricorda Bernardi - la nostra mela è stata la protagonista nel calendario del Festival OrtoQui di Coop Consorzio Nord Ovest, dove abbiamo raccontato, attraverso il prodotto IGP, l'arte e la cultura del suo territorio all'interno di un ipermercato Coop della Liguria, regione limitrofa, in pieno spirito Expo 2015".
Festival OrtoQui di Coop, con la partecipazione del responsabile commerciale Massimo Perotto, del FAI-Fondo Ambiente Italiano e del Gruppo degli Sbandieratori, Musici e Figuranti del Palio di Asti.
"E' ovvio che pretendere da una Identificazione Geografica Protetta di fare la differenza sui mercati d'oltremare sarebbe (ad oggi) davvero troppo ambizioso; tuttavia, stante la qualità e l'ottima annata di questo prodotto, abbiamo consolidato un forte interesse da parte dell'India. Complessivamente, per noi si parla di circa 400 tonnellate di prodotto movimentato, sicuramente legate per la maggior parte alle iniziative di promozione delle specialità frutticole locali in sinergia con le varie insegne della GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana."
"Tra i quattro gruppi varietali che fanno capo all'IGP mela rossa, quello della Gala (che andrà in esaurimento a fine febbraio) ha esordito con un'eccezionale presa sul consumatore, grazie anche all'ottima capacità di frigoconservazione che siamo riusciti a implementare negli anni. Ed è proprio sulla Gala che s'incentra la novità del 2015: da alcuni giorni, infatti, grazie alla collaborazione con il CSO-Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara e Assomela, siamo stati accreditati alla commercializzazione negli USA, ottenendo la certificazione come prima e unica azienda del Nord-Ovest italiano. Ecco perché, guardando a Berlino, mi viene da dire: pronti, partenza, via!".
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