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"Radicchio Fresco Tutto L’Anno" con le varieta' Bejo"

Botticelli, Vasari, Raffaello e Canaletto: un pool di grandi artisti per dar man forte a Leonardo

Il 22 gennaio 2015 si è tenuto, presso il Grand Hotel da Vinci di Cesenatico, l'incontro "Radicchio fresco tutto l'anno" organizzato da Bejo Italia per presentare la nuova gamma di varietà Bejo nella coltura del radicchio, nelle diverse tipologie, e del pan di zucchero.

L'incontro si è aperto con l'intervento di Leonardo Bassi, direttore di Bejo Italia, ricordando gli anni degli inizi della ricerca sul radicchio, iniziata dal dott. Angelo Tumedei a fine degli anni '70.

In passato "tutti erano scettici sugli ibridi del radicchio... almeno fino all'arrivo di Leonardo", spiega Leonardo Bassi. Già, perché questa varietà sviluppata dalla Bejo, per le sue caratteristiche di produttività e uniformità, ha fatto la storia di questa coltura tanto che oggi, continua Massimo Della Pasqua, Crop Manager di Bejo Italia "è entrato in tutte le produzioni ed è coltivato in due cicli. A quello tradizionale in autunno, gli è stato affiancato un secondo a primaverile".


Leonardo, il radicchio più famoso targato Bejo Italia.

Chiaro che una varietà pensata per l'autunno, se piantata fuori dal suo periodo non può avere né la stessa resa, né la stessa qualità. "I suoi punti deboli – continua Della Pasqua - li abbiamo creati noi, forzandone la produzione anche in periodi che non sono i suoi, tutto per allungarne la stagione; nel Fucino ad esempio lo si coltiva anche in luglio, periodo estremamente difficile per un prodotto tipicamente autunno-invernale come il radicchio".


I relatori durante la presentazione delle nuove varietà, in occasione del convegno organizzato da Bejo Italia 'Radicchio fresco tutto l'anno'. Da sinistra a destra: Leonardo Bassi, direttore di Bejo Italia, Roberto Zattoni, coordinatore del gruppo di ricerca di Bejo Italia, Massimo Della Pasqua, Corp Manager Bejo Italia e Diego Rolvaldo, tecnico agronomi esperto in orticole.

Il motivo di queste forzature era dettato dal fatto che tanti agricoltori cercavano soluzioni ai problemi delle varietà allora presenti sul mercato. Da lì Bejo Italia è partita con un intenso programma di breeding – si pensi ad esempio che dalla prima selezione alla disponibilità del seme possono passare anche 12 anni, se tutto va bene - e un'idea ambiziosa in testa: "Abbiamo lavorato – afferma Roberto Zattoni, responsabile del Breeding department di Bejo Italia – per creare una gamma che permettesse di avere radicchio fresco tutto l'anno, senza frigoconservazione. Oggi vi presentiamo una gamma, arricchita di nuove proposte, che vi permetterà di averlo".


Un'altra delle icone Bejo Italia, il radicchio Rubro.

Il risultato sono tutta una serie di nuove varietà presentate nei giorni scorsi. Tra le varietà di radicchio rosso del tipo 'Chioggia' le new entries sono Botticelli, Vasari, Raffaello e Canaletto, che si affiancano al numero uno Leonardo e a Corelli e Rubro, completando così la gamma. Vediamo brevemente queste novità nel catalogo Bajo Italia.

Botticelli (cfr. FreshPlaza del 04/06/2013) è una varietà primaverile molto precoce che si raccoglie a 55 giorni dal trapianto. I cespi sono compatti e ben chiusi di un rosso brillante. Ha un'ottima tolleranza alla prefioritura e la produttività è elevata.


Il radicchio Vasari.

Sul calendario, Botticelli è seguito da Vasari, un'altra varietà precoce che si raccoglie a 70-75 giorni dal trapianto. I cespi sono uniformi e di un colore rosso brillante. Buona la tolleranza alla prefioritura e alle alte temperature. La conservazione in frigo è discreta.

Passiamo a Raffaello, una varietà da ciclo medio che segue di poco Leonardo e che quest'anno ha dato ottimi risultati per produttività e qualità dei cespi. Si raccoglie a 100-110 giorni dal trapianto. I cespi, dall'intenso colore rosso sono molto uniformi e serrati. L'abbondanza di rosso rende questa varietà ideale non solo per una produzione per il fresco, ma pure per la IV gamma. Raffaello si contraddistingue per un'eccezionale produttività - anche per un investimento ottimale che, spiegano dalla Bejo Italia, è di 70mila piante per ettaro - e un'ottima tenuta in campo. La frigoconservabilità è buona. La produzione arriva anche fino a gennaio.


Il radicchio Raffaello.

Sebbene non ancora pienamente in commercializzazione – quest'anno se ne testeranno diversi campioni invernali – tra le novità nei radicchi rossi tipo 'Chioggia' c’è Canaletto. Cultivar da ciclo tardivo, per una raccolta a 140-150 giorni dal trapianto. I cespi sono rotondi e dalla forma ben chiusa, con le foglie di un ottimo rosso brillante. La produttività è elevata e la frigoconservabilità è buona. Come il Raffaello, anche il Canaletto è adatto sia a una produzione per il mercato fresco che per la IV gamma.


Il radicchio Canaletto.

Tra i radicchi di Treviso le novità firmate Bejo Italia sono due e più nel dettaglio: Bejo 3042 e Bramante. Nel primo caso parliamo di una varietà precoce, che si raccoglie a 75 giorni dal trapianto. La pianta è compatta e a maturazione i cespi sono ben chiusi, di un colore rosso brillante uniforme e una nervatura bianca centrale contenuta. Tra le sue caratteristiche spiccano l'ottima uniformità dei cespi e l'eccezionale tolleranza alla prefioritura.


Il pubblico al convegno organizzato da Bejo Italia 'Radicchio fresco tutto l'anno'.

Come Bejo 3042, anche Bramante è una varietà della tipologia Treviso precoce, ma leggermente più tardiva: ha un ciclo di 90-100 giorni dal trapianto. Bramante presenta cespi ben chiusi a maturazione, il colore delle foglie è di un rosso brillante e uniforme con una contenuta nervatura bianca centrale. La produttività è elevata e la conservazione in frigo è buona.

Sul fronte 'trevigiano', in casa Bejo sono in cantiere nuove varietà per il ciclo tardivo, da raccogliere a gennaio/febbraio e da conservare in frigo fino ad aprile.

A completamento di questa carrellata di novità proposte da Bejo nella coltura del radicchio, nel convegno del 22 gennaio il Dott. Diego Rolvaldo, tecnico esperto orticolo, ha illustrato in maniera esaustiva tutte le tecniche colturali e di difesa fitosanitaria di questa importante coltura, fiore all’occhiello di fama mondiale dell’agricoltura italiana.

In chiusura Bejo Italia ha ringraziato tutti i partecipanti mettendo a disposizione tutto il proprio staff tecnico-commerciale per qualsiasi informazione sulla propria gamma varietale. Le schede tecniche delle varietà sono anche consultabili sul sito www.bejoitalia.it alla voce prodotti.

Bejo Italia – realtà con alle spalle più di 25 anni di attività di ricerca e sviluppo (cfr. FreshPlaza del 16/07/2013). Derivata della Bejo Zaden, nasce nell'88 con l'apertura ufficiale della filiale in Italia per la ricerca di nuove varietà prima e per la vendita dei semi poi. Nel 2004 apre la nuova, attuale, sede a Pisignano di Cervia (RA). Tra campi di proprietà e conto terzi sparsi nelle principali aree di produzione (Veneto, Marche, Abruzzo e Lazio) Bejo Italia svolge ricerca su circa 100 ettari, di cui 40 nella sede di Pisignano. Specializzato in orticole il breeding team è formato da 8 ricercatori, di cui 3 specializzati rispettivamente in carote, cipolle e cavolfiori/brassiche in generale. Oltre ai ricercatori l'azienda conta oggi circa 60 dipendenti.

Contatti:
Bejo Italia s.r.l.
Via Cervara Vecchia, 13
48015 Pisignano (RA)
Tel.: (+39) 0544 959011
Fax: (+39) 0544 959045
Email: info@bejoitalia.it
Web: www.bejoitalia.it